Non siamo più “porto sicuro”, per decreto. Le associazioni del Tavolo asilo: “Una decisione inopportuna e ingiustificabile”
Proprio mentre la nave Alan Kurdi di Sea Eye si affacciava al limite delle acque territoriali italiane dopo aver soccorso, fra varie difficoltà, 150 migranti, un decreto interministeriale ha stabilito che, per l’emergenza coronavirus, i porti italiani non sono “sicuri” per le imbarcazioni straniere che hanno soccorso migranti fuori dalla zona SAR italiana. Il comunicato delle associazioni del Tavolo nazionale asilo, fra cui la Fondazione Migrantes. ***Aggiornamento 16 aprile: domani i migranti della Alan Kurdi saranno trasferiti su una nave che li terrà in quarantena***.