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Archivio Month: Agosto 2023

Attivisti da tutto il mondo contro il memorandum Tunisia-UE

L’UE a luglio ha siglato un memorandum di intesa con il governo tunisino. L’atto deve ancora essere ratificato dagli stati membri e ha il carattere di un’intesa non vincolante, tuttavia rappresenta l’assunzione, da parte dell’Ue, di impegni politici e finanziari verso la Tunisia. Una rete di attivisti da tutto il mondo ha però deciso di mobilitarsi per denunciare il contenuto inacettabile di questo documento. 

Mondiali di atletica, maratona: Gabriyesos non ci sarà, il testimone dei rifugiati al solo Hassan

L’atleta di origine eritrea è stato costretto a rinunciare per una seria malattia virale. Ma ai suoi tifosi ha già dato appuntamento per la mezza maratona di Riga, all’inizio dell’autunno. Alla maratona di oggi, a Budapest, rimane comunque iscritto un altro rifugiato, l’etiope Omar Hassan.***Aggiornamento: alla maratona un buon piazzamento per Hassan ***

“Difendiamo insieme la protezione speciale”: la campagna del Forum per cambiare l’ordine delle cose

Il Forum nazionale ha iniziato a diffondere un agile vademecum per operatori e migranti e una serie di brevi “pillole” video in varie lingue per orientarsi all’interno del meccanismo di esclusione messo in campo dal cosiddetto “decreto Piantedosi”. L’obiettivo è chiarire a tutti, «ma soprattutto a migranti e operatori, come sia possibile ancora accedere alla protezione speciale».  

Budapest, Mondiali di atletica leggera 2023: ecco i nomi e i volti dell’Athlete Refugee Team

La rappresentanza dei rifugiati ai Campionati mondiali di atletica leggera iniziati oggi nella capitale ungherese è composta di sei atleti. Due, fra cui la già due volte olimpionica Anjelina Nadai Lohalith, sono originarie del Sud-Sudan, uno della Siria, uno del Marocco, uno dell’Etiopia. Ma partecipa anche l’eritreo Tachlowini Gabriyesos, ad oggi l’atleta rifugiato di maggior successo. Chissà che i sei dell’Athlete Refugee Team nei giorni di Budapest non riescano a dire qualcosa, con il loro coraggio e la loro determinazione, all’Ungheria di Viktor Orbán che nel 2022, profughi ucraini a parte, ha concesso asilo a 30 (trenta) rifugiati.

Via alpina del Nordovest, a Briançon accolti in una sola notte quasi 300 migranti

È un picco finora mai raggiunto a partire dal 2015. Anche in Francia è una calda estate, ma le associazioni Refuges solidaires e Terrasses solidaires, attive ai piedi del Monginevro nell’assenza di risposte statali, ricordano che anche nella bella stagione «in montagna i rifugiati rimangono persone vulnerabili. Spossati dai percorsi a piedi hanno bisogno di un tetto, di ascolto, di qualcuno che si faccia carico dei loro problemi di salute». Dieci giorni fa l’ultima vittima sui percorsi in alta quota per aggirare una frontiera militarizzata. Intanto è sotto pressione pure l’accoglienza italiana sulla via alpina del Nordovest: in Valsusa, in una notte di fine luglio sono state soccorse 180 persone. Da Oulx la denuncia di MEDU: «Diverse persone visitate dal nostro team dichiarano di non essere riuscite a ricevere assistenza medica e legale una volta sbarcate in Italia».

Tavolo asilo: “Circolare del Viminale, migliaia di rifugiati a rischio di finire in strada”

«Dopo avere trasformato i CAS in meri parcheggi per richiedenti asilo, il Ministero ha emanato una circolare con cui ha dato indicazioni alle prefetture di disporre la cessazione immediata delle misure di accoglienza per coloro che sono riconosciuti titolari di protezione internazionale e speciale, senza aspettare il rilascio del permesso di soggiorno e senza provvedere al loro trasferimento nel SAI».

Michele Rossi (CIAC ed Europasilo): “Accogliere bene fin da subito? Si potrebbe fare…”

Fine luglio 2022, 95 mila persone in accoglienza. Fine luglio 2023, quasi 129 mila. Italia Paese che accoglie? Nello spazio A domanda risposta di Vie di fuga risponde Michele Rossi, direttore di CIAC ONLUS e membro del direttivo della rete Europasilo.

Michele Rossi (CIAC ed Europasilo): “Accogliere bene fin da subito? Si può fare. Cioè si potrebbe fare…”

Fine luglio 2022, 95 mila persone in accoglienza. Fine luglio 2023, quasi 129 mila. Italia Paese che accoglie? Risponde Michele Rossi, direttore di CIAC ONLUS e membro del direttivo della rete Europasilo: «L’Italia accoglie poco e male. Quella che manca nel nostro Paese è un’analisi del bisogno di accoglienza. Quando invece la questione ucraina ci ha dimostrato che accogliere bene fin da subito si può fare. Anche se i rifugiati ucraini hanno portato al sistema di accoglienza una complessità sconosciuta».  

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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