La Rete militante e antirazzista per l’abitare (RAMA) sta lanciando un percorso verso una mobilitazione collettiva rispetto al razzismo e l’abitare prevista in primavera. Sono già in cantiere tre incontri organizzativi, di cui il primo il prossimo 21 gennaio a Torino. Solo in questa città si stima vi siano circa 50 mila alloggi vuoti.
«Sempre più sono le persone che si vedono negare una casa in affitto perché sono straniere, per il colore della pelle o perché portano il velo, anche se sono in possesso di un buon contratto di lavoro a tempo indeterminato e a volte essendo cittadini e cittadine italiani. La domanda cresce, mentre l’offerta diminuisce, in uno scenario dove si stima però che vi siano circa 50 mila alloggi vuoti nella città di Torino. Non si tratta di un fenomeno emergenziale, bensì di una problematica strutturale della nostra società».
La Rete militante e antirazzista per l’abitare (RAMA) sta lanciando un percorso verso una mobilitazione collettiva rispetto al razzismo e l’abitare prevista in primavera. Sono già in cantiere tre incontri organizzativi, di cui il primo il prossimo 21 gennaio.
In allegato il volantino dell’iniziativa nel formato .jpg e il link al comunicato stampa. Questi, invece, i link dell’evento Facebook e del post su Instagram: Facebook, https://fb.me/e/51UKp46RZ, Instagram https://www.instagram.com/p/DDxMYdmt5fp/
«È fondamentale in questo momento coinvolgere più associazioni e persone con background migratorio – afferma l’Associazione Frantz Fanon per la RAMA -. Chiediamo a tutti di rilanciare questi materiali sui siti, i social e ai contatti interessati».
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