Si è aperto ieri, 25 ottobre, il Festival della migrazione organizzato in terra emiliana e giunto alla sua VIII edizione. Il tema di quest’anno riprende le parole di Papa Francesco “Liberi di partire, liberi di restare” scritte per la giornata mondiale del migranti e del rifugiato 2023.
Il Papa, in occasione della giornata d’apertura (il festival durerà 4 giorni e sarà ricco di eventi che si terranno in moltissime città e cittadine emiliane), ha inviato un messaggio rivolto ai partecipanti in cui ha espressamente chiesto di pensare e sviluppare proposte concrete per canali regolari di transito e di ingresso e di impegnarsi per eliminare le cause delle fughe forzate.
Altro punto focale del suo discorso tratta la questione dell’emergenzialità. Il Papa ha richiamato l’urgenza di prendere consapevolezza che le risposte alle sfide migratorie di oggi debbano essere “articolate, globali e a lungo termine”. Le parole del Pontefice si inseriscono nel contesto della presentazione del Festival in cui viene ribadito che l’esaltazione del carattere di emergenza del fenomeno migratorio induce a dimenticare che invece si tratta di un fenomeno strutturale, inestinguibile, che andrebbe accompagnato da una narrazione onesta.
Il Festival della migrazione – nato come momento di studio, tutela e promozione del diritto al viaggio – è espressione della società civile sui fenomeni migratori. “L’idea di fondo del Festival è quella di contribuire al dibattito pubblico sul tema, in modo da non lasciare la discussione solo a forze sociali e politiche che hanno per loro natura legittimi obiettivi specifici (o di parte) non direttamente collegati alla realtà profonda del fenomeno”.
Fra gli eventi del Festival 2023 segnaliamo gli interventi nelle scuole da parte di Amir Issaa, rapper e attivista romano che racconterà la sua esperienza. Favorire l’incontro nelle scuole di persone che hanno vissuto (e vivono) il tema della migrazione aiuta a dare una lettura più articolata al fenomeno e più vicina alle esperienze concrete, spesso ben lontane dalle narrazioni ufficiali.
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