Il sistema di asilo italiano sta producendo un popolo di 40.000 diniegati e così facendo rischia di creare un popolo di uomini e donne invisibili. Per evitare questa drammatica situazione si potrebbe prevedere la possibilità, per tutti coloro che stanno facendo domanda nel nostro paese, di ottenere un permesso umanitario. Questo l’appello lanciato dalla Migrantes.
“Sta crescendo il popolo dei diniegati, che nel corso dell’anno potrebbe arrivare al numero di 40.000 migranti. Serve valutare, da parte del Governo, la possibilità di un permesso di soggiorno umanitario per evitare che si crei un popolo di invisibili, sfruttati”. Le parole di Mons. Gian Carlo Perego, Direttore Generale della Fondazione Migrantes, pronunciate domenica 8 maggio, non lasciano dubbi sulla necessità di intervenire immediatamente per non alimentare nuove situazioni di irregolarità. Nel corso del 2016, se non ci sarà un’inversione di tendenza, si arriverà ad avere sul territorio migliaia di persone senza un permesso di soggiorno.
“Le Commissioni territoriali di fatto stanno operando sulla base di una lista dei paesi sicuri e stanno negando una forma di protezione internazionale o umanitaria talvolta a 9 su 10 dei richiedenti. Questa situazione creerà un fenomeno grave, perché il Governo non sarà in grado di rimpatriare le persone, le persone stesse si renderanno irreperibili e sul territorio si creerà una situazione di insicurezza per le persone migranti o residenti”.
“Occorre utilizzare uno strumento che il Testo unico sull’immigrazione prevede, cioè un decreto del presidente del Consiglio che offra la possibilità di un permesso umanitario per le persone in fuga da disastri ambientali, da persecuzione politica e religiosa, da sfruttamento grave”.
La soluzione di riconoscere un permesso umanitario generale è già stata utilizzata in passato come per la crisi in Kosovo o per i protagosti delle Primavere Arabe. Purtroppo è una soluzione che raramente è stata utilizzata in maniera tempestiva. L’augurio è che l’appello di Mons. Perego serva da sprone.
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