La normativa italiana in materia di asilo è frutto di più interventi legislativi. Tali interventi, come ad esempio il recepimento del diritto derivato dell’Unione o l’adeguamento della normativa agli obblighi internazionali, non sono stati finora adeguatamente coordinati e il risultato è un sistema normativo non organico.
Tra il 2004 e il 2008 il legislatore italiano, in netto ritardo, ha adottato i tre decreti legislativi di attuazione delle Direttive dell’UE in materia di accoglienza dei richiedenti asilo, di attribuzione della qualifica di rifugiati e di beneficiario della protezione sussidiaria e di procedura per l’esame della domanda di asilo.
Decreto legislativo n. 18/2014
Il recepimento della direttiva 2011/95/UE: le innovazioni al d.lgs. n. 251/2007
Con il decreto legislativo n. 18 del 2014 il legislatore italiano ha recepito la Direttiva 2011/95/UE modificando il d.lgs. 19 novembre 2007 n. 251
Il d.lgs. n. 18/2014 ha introdotto importanti novità uniformando ma non parificando completamente il contenuto dello status di rifugiato e beneficiario di protezione sussidiaria ovvero l’insieme dei diritti conseguenti al riconoscimento del relativo status giuridico. Gli articoli 19-30 sono dedicati a questa uniformazione dove è anche rafforzata la tutela delle situazioni di maggiore vulnerabilità, in particolare minori non accompagnati, vittime di tratta e persone con disturbi psichici.
Per quanto riguarda invece le misure in materia di integrazione del beneficiario della protezione internazionale esse appaiono ancora inadeguate e insufficienti. Nonostante da anni sia evidente che uno degli aspetti più problematici della tutela sia la mancanza di programmazione di interventi finalizzati all’effettiva e completa integrazione, il legislatore italiano ha mancato di adottare strumenti di sostegno e intervento per il superamento del problema.
Decreto Legislativo n. 142/2015
Il recepimento della direttiva 2013/32/UE: le innovazioni al d.lgs. n. 25/2008
Con il decreto legislativo 142/2015 è stata data attuazione alla Direttiva 2013/32/UE introducendo modifiche importanti al d.lgs. n. 25/2008 che resta in vigore seppur modificato.
Gli articoli 25 e 26 del d.lgs. n. 142/2015 modificano il d.lgs. n. 25/2008 in punto di presentazione e verbalizzazione della domanda di asilo, nomina, composizione e competenze della Commissioni Territoriali, modalità di svolgimento del colloquio del richiedente, esame prioritario delle domande e tempi per l’adozione delle decisioni. I suddetti articoli introducono norme in materie di informazione e servizi di accoglienza ai valichi di frontiera, procedura accelerate, allontanamento ingiustificato dalla struttura di accoglienza ed esame preliminare delle domande reiterate.
Decreto Legislativo n. 142/2015
Il recepimento della direttiva 2013/33/UE
Con il decreto legislativo n. 142/2015 è stata data attuazione alla Direttiva 2013/33/UE ed è stato completamente abrogato il d.lgs. n. 140/2015.
Nell’art. 6 del d.lgs. n. 142/2015 è ribadito il principio generale secondo cui il richiedente asilo non può essere trattenuto al solo fine di vedere esaminata la sua domanda ma la norme prevede comunque delle ipotesi derogatorie. Il decreto mostra inoltre maggiore attenzione per la tutela delle situazioni vulnerabili, sottolineando la necessità che si provveda alla loro veloce individuazione, sin dal momento del soccorso del richiedente e al fine di favorire l’attivazione di percorsi specifici di accoglienza.
Allegati
Il presente articolo ha tratto parte dei suoi contenuti dalla pubblicazione “Il diritto di asilo tra accoglienza e esclusione” Edizione dell’asino 2016. Tale pubblicazione è scaricabile gratuitamente al seguente link (clicca qui)
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