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Archivio Category: A domanda risposta

Michele Rossi (CIAC ed Europasilo): “Accogliere bene fin da subito? Si può fare. Cioè si potrebbe fare…”

Fine luglio 2022, 95 mila persone in accoglienza. Fine luglio 2023, quasi 129 mila. Italia Paese che accoglie? Risponde Michele Rossi, direttore di CIAC ONLUS e membro del direttivo della rete Europasilo: «L’Italia accoglie poco e male. Quella che manca nel nostro Paese è un’analisi del bisogno di accoglienza. Quando invece la questione ucraina ci ha dimostrato che accogliere bene fin da subito si può fare. Anche se i rifugiati ucraini hanno portato al sistema di accoglienza una complessità sconosciuta».  

Duccio Facchini (Altreconomia): “Sui migranti abbiamo ‘già dato’? Ma dove, ma quando?”

Il silenzio «fragoroso» delle istituzioni italiane di fronte a richieste e denunce sulla gestione delle frontiere esterne. Le tendenze (preoccupanti) che si profilano all’orizzonte. Le verità che emergono dai numeri e che si fa finta di non vedere. Nelle settimane e nei giorni della strage alla frontiera Nador-Melilla (praticamente già finita nell’oblio) e del vertice intergovernativo di Ankara ne abbiamo discusso con Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia e coautore del recente libro inchiesta Respinti. Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo.     Duccio Facchini, ecco la nostra domanda numero 1: in questi mesi avete avuto delle reazioni, delle precisazioni da parte delle istituzioni che chiamate pesantemente in causa nelle pagine di Respinti? Pensiamo fra l’altro alla questione dei numeri che “non tornano” sugli sbarchi in Italia (con il vostro mensile siete tornati ad occuparvene ancora di recente), ma anche ai finanziamenti e alle politiche Italia-Libia nel Mediterraneo centrale, alla gestione del confine orientale… «In realtà non c’è stato alcun riscontro significativo ufficiale da parte dei profili istituzionali che sono direttamente coinvolti nel respingere o nel confinare le persone. Proprio sulla questione dati: con noi la Guardia costiera ha sempre avuto un atteggiamento di silenzio fragoroso, negandoci negli anni i report, poi sostenendo che non erano disponibili a causa di “revisioni grafiche in corso”, fino ad arrivare al più classico dei silenzi, sia di fronte alle domande rivolte all’ufficio stampa, secondo i canali canonici dei rapporti con i media, sia di fronte al percorso dell’accesso civico generalizzato. Però

A domanda risposta: Schiavone (ICS e ASGI), “Ci ha salvati dal caos l’auto-accoglienza degli ucraini”

Vie di fuga apre un nuovo spazio di primo approfondimento con la voce di chi vive e lavora nel “mondo” del diritto all’asilo e alla protezione. In ogni incontro tre domande a cura della redazione e altrettante risposte: per mettere a fuoco i problemi del momento e provare a cogliere il nocciolo dell’attualità, quello “che conta” davvero. Iniziamo con Gianfranco Schiavone, socio dell’ASGI e presidente dell’ICS di Trieste. E con tre domande e risposte che hanno finito per “sconfinare” un poco, data l’ampiezza degli argomenti in questione: il (poco coraggioso) decreto protezione temporanea, la sfida dell’accoglienza diffusa dei rifugiati ucraini nel nostro Paese (“un’occasione per far crescere il coinvolgimento dei Comuni e delle famiglie”, grazie anche all’avviso di Protezione civile diffuso ieri) e i nuovi rischi di strumentalizzazione politica.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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