Apre oggi la 14° edizione del Festival franco-marocchino Migrant’scène, nato a Tolosa nel 1999 da un’idea de La Cimade (il servizio ecumenico di mutua assistenza francese) e impostosi all’attenzione del grande pubblico a partire dal 2006. Quest’anno protagonista del festival è la migrazione al femminile.
Migrant’scène è un festival itinerante che tocca 40 fra città e cittadine francesi e si ferma a Rabat in Marocco portando in ogni luogo che attraversa il tema della migrazione. Ogni sala cinematografica diventa spazio d’incontro, di individui e di famiglie, oltre che di visioni. Si tratta di un festival che esalta la convivialità, l’alterità, la creatività e soprattutto la curiosità.
Nei principi alla base della nascita del festival vi è la volontà di contribuire alla distruzione, o almeno alla riduzione, dei pregiudizi nei confronti dei migranti, dei migrati e di tutte le forme di migrazione. Nel sito ufficiale del Festival si trovano una serie di dichiarazioni fondamentali per comprendere lo spirito dell’iniziativa:
Parce que quitter son pays est un droit inscrit dans la Déclaration Universelle des droits de l’Homme,
Parce que la question des migrations est au cœur de l’histoire et de la structure de nos sociétés,
Parce que nous avons tous des préjugés, issus de toutes nos peurs,
Parce qu’une représentation politique tenace nous incite à considérer l’étranger comme une menace par nature,
Parce qu’une politique défensive ne peut être la seule réponse possible aux enjeux actuels et à venir des migrations.
Il festival Migrant’scène sceglie di festeggiare le migrazioni, d’interrogare le politiche e i meccanismi che le sottointendono e sceglie di riconferire onore all’ospitalità come fondamento della nostra società e del nostro rapporto con l’altro, chiunque esso sia.
In Francia e in Marocco dal 15 novembre al 1° dicembre.
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