È stato presentato a Napoli, il 6 febbraio scorso, il progetto “Donne, una patente per l’accoglienza”. Il progetto promosso e finanziato dalla Direzione Generale Territoriale Sud del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Comune di Napoli, l’UNHCR e le associazioni delle scuole guida italiane Confarca e Unasca, permetterà a 100 donne rifugiate residenti a Napoli di conseguire gratuitamente la patente di tipo A1 o B.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono molteplici, innanzitutto vi è quello di fornire un contributo concreto all’accoglienza in Italia di donne costrette alla fuga dai loro Paesi. Prendere la patente può favorire una più efficace integrazione, attraverso l’apprendimento delle norme di comportamento su strada e l’approfondimento della lingua italiana. Inoltre in questo modo si garantisce anche il diritto alla mobilità delle donne rifugiate, allo scopo di favorirne la piena integrazione nella vita sociale del nostro Paese.
Una patente di guida può anche essere uno strumento per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro. L’ottenimento della patente è in molti casi un tassello fondamentale per un percorso verso l’autonomia, soprattutto in ambito lavorativo, proprio perché richiesta da molte tipologie di lavoro.
In termini pratici il Comune di Napoli metterà a disposizione i locali per le lezioni teoriche, mentre UNHCR segnalerà le donne da destinare ai corsi per la patente di guida. La parte operativa per il conseguimento dei titoli di guida sarà affidata a Confarca e Unasca tramite le autoscuole associate.
Le 100 donne che frequenteranno i corsi per il conseguimento di una patente di categoria A1 o B saranno scelte tra quelle con status di rifugiata o richiedente asilo, in possesso di un regolare permesso di soggiorno o di un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
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