Mar Mediterraneo. 130 persone sono morte di ipotermia nell’arco di poche ore. La tragedia è avvenuta il 23 aprile e il 25 aprile il Papa ha commentato “È il momento della vergogna”. Molte le realtà che si sono mobilitate per rafforzare la denuncia, fra queste la Migrantes con un comunicato stampa.
Pochissimi giornali hanno riportato la notizia in prima pagina. Di fatto si parla sempre meno di quella che è la più grande tragedia di questo primo ventennio del XXI secolo. Altre 130 persone, donne, uomini e bambini hanno perso la vita, in attesa di soccorsi che non sono arrivati, nelle acque del mar Mediterraneo la scorsa settimana.
Il Papa durante il Regina caeli domenica 25 aprile ha commentato con queste parole: “Vi confesso che sono molto addolorato per la tragedia che ancora una volta si è consumata nei giorni scorsi nel Mediterraneo: 130 migranti sono morti in mare. Sono persone, sono vite umane che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto: un aiuto che non è arrivato”. E ha aggiunto: “Fratelli e sorelle, interroghiamoci tutti su questa ennesima tragedia. Preghiamo per questi fratelli e sorelle e per tanti che continuano a morire in questi drammatici viaggi. Anche preghiamo per coloro che possono aiutare, ma preferiscono guardare da un’altra parte”.
Anche la Migrantes ha denunciato il fatto con un comunicato stampa.
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!