Alla conferenza stampa sulle iniziative della Chiesa italiana per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 17 gennaio, la Fondazione Migrantes ha presentato 10 proposte «che possono aiutare a migliorare l’accoglienza dei migranti, con una particolare attenzione ai richiedenti asilo e rifugiati».
«Dieci proposte che possono aiutare a migliorare l’accoglienza dei migranti, con una particolare attenzione ai richiedenti asilo e rifugiati in Europa e in Italia»: le ha avanzate oggi la Fondazione Migrantes per voce del suo direttore generale mons. Gian Carlo Perego. L’occasione, la conferenza stampa in cui a Roma sono state presentate le iniziative della Chiesa italiana per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 17 gennaio, quest’anno centrata sul tema “Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”.
Le proposte della Migrantes spaziano dall’apertura di canali di ingresso regolari a nuove modalità di gestione dei flussi, da procedure di identificazione e ricollocamento più rispettose dei diritti a risposte più celeri e competenti ai richiedenti asilo, dalla realizzazione di un sistema di accoglienza unico e diffuso in tutta Italia (nel quale questa accoglienza sia un servizio sociale specifico di ogni Comune) a un serio programma di inserimento lavorativo e abitativo, da nuove forme di accoglienza e valutazione dei minori non accompagnati alla ripresa della proposta di legge per il voto amministrativo per i migranti “regolari”.
Fino a un’ultima, impegnativa proposta di “maturazione” nazionale: arrivare a parlare delle migrazioni e dello spostamento delle persone con competenza e serietà.
«Nello specifico dei richiedenti asilo – ha ricordato Perego – non siamo di fronte a un’invasione del nostro Paese (siamo stati sia l’anno scorso che quest’anno intorno a un richiedente asilo ogni 1000 abitanti), ma siamo di fronte a un momento di grande sofferenza del mondo in cui il numero dei conflitti (di cui la nostra parte di mondo ha la sua responsabilità sia nella creazione che nella mancata gestione) e il numero di spostamento forzato di persone per cambiamenti climatici sono davvero molto elevati».
Avverte ancora il direttore della Fondazione Migrantes: «Sarebbe ingenuo pensare che tutti questi spostamenti forzati di persone in fuga da guerre e conflitti e da cambiamenti climatici, sempre più numerosi, violenti ed imprevisti, non abbiano una ricaduta anche in Europa e in Italia. E non saranno i controlli alle frontiere a fermare le persone in fuga».
Allegati
Migranti e rifugiati: oltre la paura e l’indifferenza (Roma, 12 gennaio 2016, file .pdf)
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