Nel 2017 moriva a soli 40 anni Alessandro Leogrande. Radio3 gli dedica uno spazio affinché il ricordo di una grandissima personalità non sia relegato a un giorno all’anno ma pervada con le sue parole lo spazio di ogni giorno. Leogrande si occupava degli storie degli ultimi, ovunque gli ultimi si trovassero, e molto ha scritto e raccontato sui migranti, i rifugiati e chi fuggiva. Così dal sito di RaiPlaySound: “Raccontare storie che riguardavano la frontiera mediterranea e il suo attraversamento, i viaggi in mare e quelli via terra, grazie alle testimonianze di chi era arrivato salvo, è stato uno dei grandi contributi lasciati da Alessandro Leogrande, che scriveva: «Se le coste europee non possono essere che frontiera, tanto vale provare a fissare sulla sabbia alcuni dettagli, alcuni brandelli di esistenza, che altrimenti verrebbero meno col venir meno delle persone»“.
Ogni storia per sopravvivere deve essere raccontata e le storie dei migranti trovano raramente l’ascolto che meritano, soprattutto in un’ottica di autoriflessione sul noi e sull’ora, sulle nostre frontiere e sulle nostre case e strade. Alessandro Leogrande raccontava, rifletteva e faceva riflettere e per fortuna le sue parole e la sua voce sono (ancora) ascoltabili nei podcast, scaricabili al seguente link.
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