L’esperienza di accoglienza diffusa di Riace, diventata famosa in Italia e nel mondo, rischia la chiusura dopo che lo SPRAR e il ministero dell’Interno hanno interrotto l’erogazione dei fondi che spettano al comune per l’accoglienza dei migranti. Un appello e un’iniziativa di solidarietà.
“Ci sono coscienze… che muovono il mondo meglio delle non-coscienze mosse solo da paura e ignoranza e stupidità” (la cantautrice Giovanna Marini nella sua lettera a sostegno di Riace, agosto 2018).
Ci vuol poco per rendersi conto che a Riace non si è arricchito nessuno. Ma lo SPRAR e il ministero dell’Interno hanno interrotto da tempo l’erogazione dei fondi che spettano al comune per l’accoglienza dei migranti.
Il sindaco Mimmo Lucano è stato accusato di alcune irregolarità nella gestione dei progetti SPRAR. Però intanto, per questi ritardi nei pagamenti che variano da un anno e mezzo a due anni, il paese calabrese diventato famoso in Italia e nel mondo per l’accoglienza diffusa di richiedenti asilo e rifugiati ha accumulato un forte debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati.
Così oggi l’intera “esperienza-Riace“, animata fin dall’inizio dall’impegno di Lucano, rischia di morire.
La Rete dei Comuni Solidali (ReCoSol) ha promosso sin dal 2017 la petizione “Io sto con Riace”. E in queste settimane d’agosto la stessa ReCoSol, con le associazioni che hanno partecipato all’ultimo Riace in festival, ha promosso una “raccolta popolare di solidarietà” «per permettere al progetto di Riace di superare questa fase estremamente critica».
«Una fase legata a ingiustificabili ritardi», affermano ReCoSol e associazioni, che rischia di «portare alla chiusura un progetto di accoglienza divenuto noto in tutta Europa e che ha permesso di invertire il declino sociale, economico e demografico di una delle aree più difficili d’Italia, caratterizzata da profonde infiltrazioni della criminalità organizzata».
Forse, viene da pensare, il CARA di Mineo funziona meglio…
Due le modalità per partecipare alla raccolta popolare di solidarietà: 1) tramite bonifico a ReCoSol, IBAN IT92R0501801000000000179515, causale “Riace”; 2) tramite Paypal: scaricare la app #Paypal e indicare come contatto per inviare la donazione il recapito mail: coordinamento@comunisolidali.org. La campagna rimarrà attiva sino al prossimo dicembre.
Altre info su #iostoconriace.
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!