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Italia, un asilo ai minimi nonostante gli arrivi

Sono solo 10.300 i richiedenti asilo che nel 2020 hanno avuto un esito positivo nelle Commissioni territoriali italiane. Il dato, pari al 24% di tutti gli esaminati nell’anno, si trova nel nuovo Quaderno statistico della Commissione nazionale asilo. Molto basso anche il dato ormai ufficiale delle persone che nel 2020 sono riuscite a presentare domanda di protezione nel nostro Paese: meno di 27 mila, contro le almeno 39 mila arrivate nell’anno sulle nostre coste o dalle frontiere di terra. Per trovare una cifra inferiore bisogna risalire al 2013.

I richiedenti asilo in Italia dal 1990 al 2020 (fonte Commissione nazionale per il diritto d’asilo 2021).

 

È ancora inferiore ai recenti dati Eurostat il bilancio ufficiale italiano degli esiti positivi delle richieste d’asilo in Italia nel 2020, pubblicato ieri nella nuova edizione del Quaderno statistico della Commissione nazionale per il diritto d’asilo.

Lo scorso anno, secondo la Commissione nazionale, le Commissioni territoriali hanno riconosciuto 4.582 status di rifugiato, 4.968 protezioni sussidiarie e 757 protezioni speciali, per un totale di 10.307 benefici, contro gli 11.585 registrati da Eurostat.

Sempre secondo il Quaderno, le decisioni emesse sono in totale 42.604. Dunque quelle che hanno avuto un esito positivo sono il 24%. Del totale infatti fanno parte 18.758 richiedenti asilo non riconosciuti in senso stretto, pari al 44%, cui si somma un 14% di “irreperibili” e un 18% di “altri esiti“.

Dal 58% al 5% gli esiti positivi fra le cittadinanze principali 

Se si guarda alle cittadinanze dei richiedenti asilo che nell’anno hanno avuto più decisioni, i richiedenti nigeriani registrano un esito positivo pari alla media generale del 24%, ma per la seconda cittadinanza, quella pakistana, l’esito positivo crolla al 17% e per la terza, quella bangladese, addirittura al 5%. Anche per i senegalesi, quarta cittadinanza, la percentuale di esito positivo è bassissima, 8%. Per i salvadoregni, quinta, la percentuale sale al 58%. Ma si crolla di nuovo fino al 16% con gli ivoriani, sesta cittadinanza.

Cliccare per ingrandire. Note: * Non refoulement, art. 3 CEDU  e art. 8 CEDU.  ** Compresi negativo assente, rigetto per “manifesta infondatezza” ecc.  *** Compresi “inammissibilità”, attesa Dublino, rinuncia, ecc. (fonte Commissione nazionale per il diritto d’asilo 2021).

39 mila arrivi, ma appena 27 mila richiedenti asilo registrati

Nel 2020 dei primi lockdown per la pandemia di COVID-19 sono riuscite a presentare domanda di protezione nel nostro Paese 26.963 persone, contro le 43.783 del 2019: – 38%. Per trovare un dato inferiore bisogna risalire al 2013.

Il dato 2020 colpisce soprattutto se lo si pone a confronto con i rifugiati e i migranti sbarcati nel nostro Paese l’anno scorso, più di 34 mila (a fronte degli 11.500 dell’anno prima, fonte ministero dell’Interno), a cui bisogna sommare almeno 5.000 arrivi dalle frontiere di terra

Allegato

Il Quaderno statistico 1990-2020 (Commissione nazionale per il diritto d’asilo, maggio 2021, file .pdf)

 

 

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