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Sono stati auguri un po’ particolari quelli che la Cooperativa K-Pax di Breno (Brescia), aderente alla Rete Europasilo, ha inviato durante le ultime feste. Auguri, se così possiamo definirli, all’insegna dei diritti e del rispetto delle persone per un 2015 che sappia uscire, in tema di diritto d’asilo, dai luoghi comuni più diffusi. Ecco le riflessioni di K-Pax

DIRITTO ALL’ASILO – CONOSCERE PER CAPIRE

Cinque luoghi comuni sotto forma di domanda e relative risposte.

k-pax1. L’Italia è “invasa” da immigrati e rifugiati?

No. Il numero complessivo di immigrati in Italia è perfettamente in linea con la media europea. Gli immigrati sono circa l’8% della popolazione totale e producono il 12% del PIL nazionale contribuendo in maniera fondamentale, tra l’altro, alla sostenibilità del sistema pensionistico italiano. La percentuale di rifugiati in Italia, rispetto al totale della popolazione (0,1%), è nettamente inferiore a quella di Svezia (0,9%), Germania (0,7%), Austria (0,6%), Olanda (0,4%), Francia (0,3%), Gran Bretagna (0,2%).

Maggiori informazioni si trovano nel Dossier Statistico Immigrazione

Dati locali da un articolo del BresciaOggi

2. I Comuni tolgono soldi agli Italiani per darli ai rifugiati?

No. I fondi per i rifugiati e i richiedenti asilo sono stanziati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno. I progetti di accoglienza sono a costo zero per i Comuni.

Ad esempio il “fondo Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020”

3. I rifugiati ricevono 35 Euro al giorno?

No. I rifugiati ricevono circa 2,5 Euro al giorno per le proprie spese personali. Il resto dei fondi serve per pagare i servizi, le lavoratrici e i lavoratori (quasi sempre italiani) che rendono possibili i percorsi di accoglienza e integrazione.

Tra le fonti anche La Carta Di Roma e Internazionale

4. I rifugiati potrebbero stare o tornare “a casa loro”?

No. Rifugiati e richiedenti asilo fuggono da guerre e persecuzioni che mettono a repentaglio la loro vita. Spesso sono vittime di tortura. L’Italia è uno dei 140 Stati che hanno aderito alla Convenzione di Ginevra del 1951, la quale sancisce il diritto all’asilo.

Per questo motivo l’Italia, come gli altri paesi firmatari, ha l’obbligo di accogliere e proteggere le persone che dimostrano di avere fondati motivi per temere una persecuzione nel proprio paese d’origine o di residenza.

A questo e altri quesiti risponde l’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

5. I rifugiati hanno solo diritti e nessun dovere?

No. Rifugiati e richiedenti asilo sono inseriti in un rigido sistema di regole che li obbliga a frequentare corsi d’italiano, a effettuare controlli sanitari, ad attivarsi per la ricerca di lavoro e a vivere, per un periodo limitato di tempo, in appartamenti o strutture alternative, sotto il quotidiano controllo degli enti gestori.

Linee guida di percorsi di accoglienza e integrazione si trovano sul sito del Servizio Centrale

Il razzismo umilia l’Italia, l’ignoranza anche.
Aiutaci a combatterli entrambi!
Informati e fai girare le informazioni!

Cooperativa Sociale k-Pax Onlus Breno (BS), Via XXVIII Aprile n. 7
segreteria@k-pax.eu – info@k-pax.eu Tel/Fax 0364.321365 –

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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