«Mi sento cittadino di due Paesi, il Camerun e la Francia. La Francia, il mio Paese di adozione, ultimamente è stato bersaglio del terrorismo. Ma anche il Camerun è attaccato da Boko Haram, che fa incursioni regolari nel Nord e ha ucciso centinaia di persone; però non ha mai ricevuto la solidarietà internazionale che ha ricevuto la Francia, e il nostro presidente Biya non viene nel Nord a rendere omaggio alle vittime…».
Nelle Storie di Vie di fuga è on line la testimonianza di René Dassié, giornalista, costretto nel 2003 a fuggire in esilio per aver denunciato crimini e malaffare nelle forze armate camerunensi.
Dassié ricorda, tra l’altro, che ancora oggi in questo Paese governato dal presidente “eterno” Paul Biya la libertà di stampa si trova pericolosamente «in zona rossa», al 126° posto su 180 Paesi nella classifica globale di Reporters sans frontières.
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