Il nuovo rapporto di Save the children “Nascosti, in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa” è stato lanciato il 17 giugno e racconta i rischi, le violazioni e le sofferenze dei minori stranieri alle frontiere interne all’Europa.
Il lavoro condotto da Antonella Inverno, Daniele Biella e Alessio Romenzi, ha cercato di indagare un fenomeno delicato e complesso che riguarda centinaia fra bambini e adolescenti (stranieri) e un insieme di luoghi (nostrani), lungo una rotta ancora troppo invisibile.
Il primo dato che salta all’attenzione è il numero impressionante di minori “scomparsi”, cioè intercettati dalle istituzioni, entrati nell’accoglienza e letteralmente spariti dopo un certo periodo. Decine e decine di giovanissimi fanno perdere le loro tracce ogni anno, se non ogni mese. Così gli autori nella premessa: “Per fare luce su questo fenomeno delicato e complesso, come team di ricerca di Save the Children ci siamo messi in cammino. Abbiamo passato due mesi – aprile e maggio 2021 – sulle rotte di minori e famiglie, tra Oulx, Ventimiglia, Udine e Trieste: affiancandoli nei luoghi di passaggio formali e informali, ripercorrendo le loro tracce lungo i sentieri di montagna in entrata dalla Slovenia e in uscita verso la Francia, incontrando decine di persone ed organizzazioni della società civile che si stanno rimboccando le maniche per salvaguardare almeno la loro dignità e le istituzioni territoriali che hanno competenza lungo quelle frontiere.”
Nelle raccomandazioni del rapporto “Nascosti, in piena vista” viene ribadito un concetto importante che coinvolge tutte le istituzioni europee: mancando uno strumento giuridico specifico ed essendo ancora in attesa di una riforma del Regolamento Dublino le violazioni dei diritti dei minori migranti continuano a consumarsi all’interno e all’esterno dei confini dell’UE, con uno specifico allarme per le zone di confine, sia lungo il perimetro delle cosiddette “frontiere esterne” dell’UE, sia in corrispondenza delle frontiere tra Stati Membri, luoghi di particolare criticità e pericolo per i minori.
Via via, con la lettura del Rapporto, si comprendono meglio i numeri di minori “scomparsi”: di fronte alla mancanza di un sistema di protezione e accoglienza europeo per i minori migranti e all’assenza di procedimenti rapidi e ben funzionanti di ricongiungimento familiare non resta ai minori che ricorrere alla propria rete e comunità e tentare (ancora una volta) di percorrere le distanze che li separano da un futuro, sicuramente incerto ma autodeterminato.
Scarica qui il Rapporto di Save the Children.
Chi arriva, chi resta e che cerca di proseguire: fotografia di un frammento (aprile 2021) Dal Rapporto di Save the children una tabella che evidenzia le rotte interne ai confini dell’UE, dall’arrivo in Italia attraverso le frontiere friulane al tentativo di spostarsi in Francia attraverso le frontiere liguri e piemontesi. |
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!