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Raccolta firme, “stop a violenze e torture contro i rifugiati in Europa”

Dal 10 luglio 2023 sarà possibile partecipare a una raccolta firme di Stop border violence per dire stop a violenze e torture contro i rifugiati in Europa. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme con un’azione politica comune per chiedere alla Commissione Ue misure concrete per contrastare e prevenire violenze e torture contro migranti e rifugiati in Europa e alle frontiere.

L’iniziativa parte dai cittadini europei di “Stop Border Violence” a cui hanno aderito – fra gli altri – i Missionari comboniani, il Tavolo per la Pace, Laudato Si, Mediterranea Saving Humans, il Movimento europeo, Osservatorio Diritti, Baobab Experience.

A partire da quanto stabilito dall’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (“Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti”) “Stop Border Violence” ha elaborato un testo in cui denuncia una situazione di fatto che viola quanto stabilito dalla suddetta legge:

Negli ultimi anni si assiste nei confronti dei migranti a un’escalation di violenza intollerabile per le coscienze europee, in aperto contrasto con i principi fondamentali della UE. I rapporti delle organizzazioni quali UNHCR, Amnesty International e Human Rights Watch, le inchieste giornalistiche, le numerose testimonianze delle vittime raccontano di torture, stupri e minacce nei centri di detenzione della Libia, paese con il quale l’Italia ha stretto accordi per controllo delle partenze; di condizioni di estremo degrado nei campi in Grecia e in Bosnia, dove sovraffollamento, assenza di sevizi igienici e di assistenza mettono a rischio la vita dei soggetti più vulnerabili; dell’uso spropositato della forza e di episodi ripetuti di vera e propria tortura da parte della polizia croata nei confronti di richiedenti asilo alla frontiera con la Serbia e la Bosnia; di situazioni di detenzione illegale di migranti in diversi paesi della UE o finanziati dalla UE, di respingimenti violenti lungo tutte le frontiere d’Europa, di sospensione di fatto del diritto a richiedere asilo”.

Per questo “Stop Border Violence” chiede: “l’istituzione di meccanismi di monitoraggio volti a rilevare e fermare gli abusi dei diritti fondamentali e gli atti lesivi della dignità umana, tanto alle frontiere che nello spazio comune europeo; il recesso ovvero la non stipulazione pro futuro di accordi internazionali in materia di contenimento dei flussi migratori con Stati terzi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani; standard minimi di accoglienza validi per tutti i Paesi Ue e per l’intero periodo di permanenza sui loro territori; l’eventuale previsione di sanzioni specifiche in caso di violazione delle normative Ue”.

L’iniziativa è stata registrata dalla Commissione europea il 12 gennaio 2023 e con questa iniziativa, i cittadini europei rivendicano il diritto ad essere governati secondo civiltà e legalità.

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