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14590265_1357838537590096_8045057515442636154_nVie di Fuga ha intervistato Silvia Calcavecchio, responsabile del progetto Web Radio Asante, realizzato all’interno del Cpa palermitano per MSNA gestito dall’Associazione Asante onlus.  

Il Centro Asante per MSNA di Palermo è molto attivo. Fra i vostri progetti abbiamo scoperto di recente la web radio Asante. Come è nata l’idea di creare una web radio e come è stata possibile la sua realizzazione?

Il progetto della web radio nasce per dare seguito all’entusiasmante esperienza vissuta dai ragazzi del nostro centro durante il periodo in cui l’organizzazione Intersos insieme ai professionisti di Radio Barrio hanno portato all’interno della nostra struttura le prime apparecchiature radiofoniche. Questo progetto pilota, durato qualche giorno, ha visto i nostri ragazzi appassionati all’idea di poter divenire speaker o deejay anche solo per qualche ora. Consapevoli dell’importanza di fare il possibile perché si sviluppino le competenze dei nostri ospiti a 360 gradi, abbiamo ritenuto importante che l’esperienza vissuta con i ragazzi di Radio Barrio non terminasse in quelle poche ore di trasmissione. Nel giro di qualche settimana dunque è stata allestita una stanza all’interno della struttura del cpa dedicata alla registrazione delle puntate della web radio Asante, dotata di computer, microfoni, console e le pareti sono state dotate di pannelli insonorizzanti. Allo stesso tempo abbiamo comprato uno spazio all’interno del sito Spreaker, dove vengono inserite le nostre puntate, con un collegamento al sito internet dell’associazione all’interno della sezione “web radio”.

Quanti ragazzi hanno aderito all’iniziativa di radio Asante? E come avete gestito lo spazio radio disponibile?

onairradio-lInizialmente sono stati coinvolti gli stessi ragazzi che hanno preso parte al progetto pilota con Radio Barrio ma, il nostro intento è stato quello di coinvolgere più ragazzi facendoli partecipare a rotazione, perché tutti possano avere la possibilità di scoprire, perché no, un proprio talento. Tra di loro, alcuni hanno deciso di prendere parte al progetto web radio sporadicamente, per raccontare la propria storia, oppure per cantare un brano del cantante preferito, o anche soltanto per proporre una playlist. Altri invece hanno chiesto di avere costantemente uno spazio perché possano avere la possibilità di esprimersi liberamente ed essere ascoltati. Tra questi in particolare due ragazzi, hanno creato di loro iniziativa un loro programma che si chiama “What’s happening”, di cui facciamo le registrazioni quasi quotidianamente, compatibilmente con i loro impegni. La rubrica intende proporre interessanti riflessioni su ciò che ci circonda, problematiche odierne che accomunano diversi paesi del globo, tentando, dove possibile, di consigliare buone pratiche di comportamento (rispetto dell’ambiente, l’importanza di emigrare, nuove tecnologie, ecc.). Il programma è molto seguito a livello locale, divenendo sia un modo alternativo per conoscere il mondo dell’accoglienza e dei migranti, sia un canale di informazione. La scelta di condurre il programma in tre lingue (italiano, inglese e mandinga) è mirata a raggiungere un pubblico più vasto, e creare un ponte comunicativo tra Sicilia, altri paesi europei e Africa, dove un buon numero di ascoltatori ci hanno già inviato diversi feedback positivi.

Esprimersi diviene terapia, in un contesto in cui è spesso difficile avere voce, farsi conoscere e interfacciarsi con il mondo.

La serietà e l’entusiasmo che stanno mettendo in campo i ragazzi ci rende davvero felici di aver creato questo nuovo progetto educativo.  Inoltre ci auguriamo che questo progetto possa divenire un modo per sensibilizzare chi ci ascolta sulla questione dei migranti attraverso una conoscenza diretta dello straniero, assottigliando la distanza tra chi ospita e chi viene ospitato.

E’ appena stata approvata dal Parlamento una proposta di legge sui MSNA che interviene su aspetti fondamentali della loro vita. Voi che ne pensate?

La proposta di legge da poco approvata dal Parlamento conferisce sicuramente una serie di importanti tutele e garanzie al minore, dal divieto di respingimento all’accelerazione dei tempi delle procedure di identificazione. Inoltre abbiamo visto che prevede una diminuzione di permanenza massima del minore nei centri di prima accoglienza, riducendola da 90 a 30 giorni, cosa che sicuramente va a vantaggio di un minore, il quale è bene che sia seguito in contesti più piccoli come le comunità alloggio. Quello che però ci lascia dubbiosi è l’effettiva implementazione  di tale legge che, in linea di principio troviamo giusta, ma che crediamo sia di difficile attuazione. Affinché infatti possano essere realizzati tutti i punti previsti occorre, dal nostro punto di vista, che vengano messe a disposizione più risorse economiche, perché possa esserci un maggior numero di centri e un maggior numero di risorse umane anche a livello istituzionale.

Per approfondire

Asante Onlus ha una pagina facebook e un sito www.asanteonlus.it

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