All’Expo di Milano il “Rapporto Immigrazione 2014” di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes è stato presentato nell’ambito del convegno “I migranti e il cibo. Dallo sfruttamento lavorativo all’imprenditoria etnica”. Caratteristiche dello studio, l’analisi dei dati ufficiali arricchita da quelli raccolti dai servizi Caritas “sul campo” e un’attenzione alle singole regioni italiane. Fra i dati emerge, tra l’altro, che i permessi a termine per richiesta d’asilo e protezione umanitaria in Italia hanno superato i motivi di studio.
I 4.922.000 stranieri in Italia all’inizio del 2014 rappresentano l’8,1% della popolazione totale, un dato che si colloca poco sotto la media dell’Unione Europea, pari all’8,4%.
Considerando i motivi dei soli permessi di soggiorno a termine (quasi un milione e 700 mila), si conferma nel nostro Paese la prevalenza dei motivi di lavoro (48%) e di famiglia (41%). Ma il terzo motivo per importanza oggi è quello legato alla richiesta di asilo e di protezione umanitaria (il 4,8%, 81.400 persone in cifra assoluta) che, rispetto agli anni precedenti, ha sopravanzato i motivi di studio.
I dati emergono dal XXIV Rapporto Immigrazione 2014 di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, presentato oggi all’Expo di Milano nell’ambito del convegno “I migranti e il cibo. Dallo sfruttamento lavorativo all’imprenditoria etnica” e dedicato quest’anno al tema “Migranti attori di sviluppo”.
«Questo rapporto – come spiegano i direttori di Caritas e Migrantes mons. Francesco Soddu e mons. Gian Carlo Perego – grazie all’ausilio di studiosi ed esperti delle tematiche migratorie di diverse discipline e accademie italiane descrive la situazione della mobilità internazionale e nazionale per poi soffermarsi, nella specifica sezione dedicata all’Expo Milano 2015, su due argomenti: il cibo come causa delle migrazioni e il cibo come occasione di sviluppo, nella consapevolezza che a volte basta solo cambiare prospettiva per essere sensibilizzati diversamente alle problematiche sociali».
Caratteristiche del testo sono l’analisi dei dati ufficiali arricchita da quelli raccolti dai servizi Caritas attivi sul territorio, e un’attenzione alla situazione nelle singole regioni italiane.
Collegamento
XXIV Rapporto Immigrazione 2014: sintesi e interventi on line (4 file .pdf)
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