Fra gennaio e febbraio dimezzati i richiedenti asilo in Italia rispetto al primo bimestre 2017; a febbraio il primo Paese di fuga è stato il Bangladesh. Esiti: dinieghi in crescita sia nel nostro Paese che nel territorio dell'”UE+”. A gennaio, l’Unione Europea ha visto un numero (relativamente) elevato di richiedenti fuggiti dalla Georgia.
I primi dati sui richiedenti asilo in Italia in questo 2018 delineano un quadro in forte diminuzione rispetto al 2017: circa 12.800 i richiedenti registrati fra gennaio e febbraio di quest’anno, contro i 24.200 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Se a gennaio di quest’anno la prima cittadinanza di provenienza era ancora la Nigeria, febbraio ha visto prevalere per la prima volta le persone fuggite dal Bangladesh, sia pure di una sola unità (710 richiedenti bengalesi e 709 nigeriani; per gli sviluppi recenti della situazione dei diritti umani in Bangladesh, clicca qui nei materiali del nuovo Rapporto annuale 2017-2018 di Amnesty International).
Nei primi due mesi del 2018 sono stati esaminati dalle nostre Commissioni territoriali rispettivamente 6.550 e 6.331 richiedenti protezione. Fra loro, a gennaio hanno ricevuto un diniego il 60%, percentuale che è salita al 62% a febbraio. Fra gennaio e febbraio infatti, su tutti gli esaminati, i richiedenti che hanno ottenuto la protezione umanitaria sono rimasti il 28%, ma sono diminuiti gli status di rifugiato (dal 7% al 6%) e le protezioni sussidiarie (dal 5% al 4%) concesse.
Richiedenti, nell’UE è +8%
Su scala europea, invece, le ultime cifre EASO sui richiedenti asilo nel primo mese di quest’anno segnalano il (relativamente) elevato afflusso di persone fuggite dalla Georgia, quasi 1.900 solo a gennaio, il dato mensile più elevato mai registrato per questa nazionalità dall’Ufficio europeo di supporto all’asilo (anche se nelle provenienze la Georgia si trova in sesta posizione, dopo Siria, Iraq, Afghanistan, Nigeria e Pakistan).
Nel complesso, a gennaio il territorio dell'”UE+” (che come sempre comprende anche Svizzera e Norvegia) ha registrato l’arrivo di circa 53.200 richiedenti asilo, l’8% in più rispetto a dicembre.
Sempre a gennaio, l’UE+ ha esaminato in tutto 59.400 richiedenti in prima istanza. Negli esiti (che nelle serie statistiche EASO non comprendono tra i benefici concessi le protezioni umanitarie, ma solo lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria) la quota di decisioni positive è stata il 33%, sette punti percentuali in meno rispetto al 40% registrato nel 2017.
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