I nuovi dati Eurostat a tutto il 2016 sui richiedenti asilo nell’UE vedono ancora un consistente aumento in Germania, ma fotografano anche la pesante situazione di blocco che tende a isolare i Paesi meridionali dell’Unione.
Quasi 50 mila nuovi richiedenti asilo bloccati in Grecia, oltre il quadruplo rispetto al 2015. Circa 19 mila in Bulgaria, poco meno che nel ’15. Numeri molto più piccoli in Croazia (2.100, e però nel ’15 erano stati appena 150) e Slovenia (1.300 contro i 260 del ’15). Mentre i richiedenti ammessi con fastidio e umiliazioni nell’Ungheria fortificata sono stati 28 mila, contro i 174 mila del ’15. “Sollievo” anche in Austria, che ne ha ammessi solo 40 mila rispetto agli 85.500 entrati l’anno prima. Numeri costanti in Polonia, circa 10 mila in ognuno dei due anni…
Alla vigilia del primo anniversario dell’accordo UE-Turchia (18 marzo 2016), Eurostat ha pubblicato i dati sui richiedenti asilo “per la prima volta” (escludendo cioè le richieste ripetute) nei singoli 28 paesi dell’Unione in tutto il 2016.
C’era una volta la Scandinavia
Il totale registrato nell’anno nell’intero territorio dell’UE è pari a 1.204.280 richiedenti, circa 50 mila in meno rispetto al 1.257.000 registrato nel 2015.
Come è noto, per il dato 2016 bisogna anche tener conto del fatto che delle 745.500 richieste d’asilo registrate in Germania nell’anno (di cui 722.300 per la prima volta, + 63% rispetto al 2015) solo 280 mila riguardano nuovi arrivi: le altre sono registrazioni formali di volontà espresse nel ’15. Questo fa sì che il carico “reale” della nuova accoglienza di richiedenti protezione nell’UE nel 2016 sia inferiore di varie centinaia di migliaia di persone rispetto all’anno precedente.
Sempre come noto, l’Italia è il Paese che l’anno scorso ha registrato più richiedenti asilo dopo la Germania: 121.200 secondo la nuova serie Eurostat (+ 46% rispetto al 2015; i richiedenti protezione sono in totale 123.600 secondo i dati ormai ufficiali del Quaderno statistico 1990-2016 del nostro Dipartimento Libertà civili).
Eppure, sempre nel ’16 la nostra incidenza di richiedenti rispetto alla popolazione è stata meno della metà di quella registrata in Grecia.
Nell’anno sono ancora cresciuti dell’8% i richiedenti asilo in Francia e del 7% in Spagna. Però sono crollati in Scandinavia (- 84% in Finlandia, – 86% in Svezia, – 71% in Danimarca), ma pure in Belgio e in Olanda. Una (lieve) diminuzione ha registrato anche il Regno Unito.
Allegati
Quaderno statistico 1990-2016 (Dipartimento Libertà civili, marzo 2017, file .pdf)
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