“Siamo passati dai muri alle prigioni”. Monsignor Gian Carlo Perego, presidente Cei sui temi dell’immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes, descrive così l’accordo tra Italia e Albania per verificare le richieste di asilo dei migranti.E anche se i primi invii non sono stati convalidati non si ha nessuna sicurezza che non si cerchi di aggirare questa sentenza italiana.
“Spendere un miliardo, come di fatto sarà, per costruire tre prigioni a cielo aperto e un centro di identificazione allo sbarco per 400 persone – il centro di trattenimento è comunque una prigione perché non si può uscire nè avere un cellulare – significa che siamo passati dai muri alle prigioni quindi siamo davanti ad un passaggio ulteriormente grave nella gestione del diritto di asilo”.
Per il presidente della fondazione Migrantes siamo davanti ad un “grande spreco di risorse, ad un risultato minimo e speriamo venga presto una condanna anche dalla Corte penale europea e dalla Commissione dei diritti umani. La premessa e’ anche la condanna che ha avuto Cipro in questi giorni per il trattenimento di alcune persone in maniera non adeguata”. Mons. Perego parla di “pagina triste della nostra democrazia – che speriamo sia solo una pagina triste per l’Italia e non anche per l’Europa perché se avvalorerà nel 2026 col suo trattato questo tipo di scelta , ne vedremo altre e certamente l’Europa dovrà interrogarsi veramente sulle sue origini cristiane e sulla salvaguardia della dignità delle persone e non alle chiacchiere”.
Sul tema è intervenuta anche Ursula von der Leyen parlando di “lezione per l’Ue”. Al che osserva mons. Perego: “A mio modo di vedere la von der Leyen non è esattamente informata dei fatti e di cosa si è costruito in Albania e di questa procedura che sta avvenendo. Forse quando sarà, con precisione, informata dei fatti, magari dagli organismi europei deputati anche al controllo, forse rivedrà questo suo giudizio. Almeno lo spero perché pensare che questa sia la soluzione quando un governo, quello inglese, è caduto sulla stessa soluzione, è una cosa che segnala una deriva europea del popolarismo europeo”.
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