Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo – di Erri De Luca – Feltrinelli – Milano 2014 (2005) – pp. 96
“Solo andata” è un poema epico che racconta, come solo Erri De Luca sa fare, la traversata del Mediterraneo di un gruppo di persone in fuga dal loro Paese. Il suo tipico linguaggio ruvido evoca strazianti scorci del viaggio, uno dei molti, in cui morte, paura, dolore, pazienza, silenzio e speranza si amalgamano e si fondono alle acque del mare. La concretezza delle immagini (“Gli altri seguono il tallone che precede, / il viaggio a piedi è una pista di schiene“) coglie impreparato il lettore che viene istantaneamente catapultato sulla scena. Poco più avanti, sembra quasi di percepire il mare “a carezzare i piedi” bruciati e consumati dal deserto. Un nodo alla gola e il viaggio inizia. Come in molti racconti di sbarcati vivi, in uno stralcio dal “Racconto di uno” si legge:
“Non c’è spazio di stendersi, appoggiati di spalla
piove senza riparo, stringiamo la lana dei mantelli.
Notte di pazienza, il mare viaggia verso di noi,
all’alba l’orizzonte affonda nella tasca delle onde.
Nel mucchio nostro con le donne in mezzo
un bambino muore in braccio alla madre.
Sia la migliore sorte, una fine da grembo,
lo calano alle onde, un canto a bassa voce.
Il mare avvolge in un rotolo di schiuma
la foglia caduta dall’albero degli uomini.“
Una scena archetipo che mostra tutta l’assurdità e la tragedia umana che si ripete ad ogni viaggio. “Morire senza posto per i piedi“. A seguire, la ribellione contro gli scafisti, la perdita della rotta e il prepararsi alla morte in mezzo al mare ritornando con la mente al Paese natìo, per poi essere alla fine tratti in salvo. “Separano i morti dai vivi, ecco il raccolto del mare, / mille di noi rinchiusi in un posto da cento“. La speranza si fa strada tra i cadaveri per ridare vigore ai vivi e i bambini riprendono a giocare sulla terraferma, in Italia. Ed è proprio qui, di nuovo con i piedi per terra, che quell’Uno narratore ribadisce senza esitazione a noi italiani, a noi europei, a noi occidentali: “Potete respingere, non riportare indietro, / è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata“. Solo andata.
“Solo Andata” è poi diventato un videoclip, diretto da Alessandro Gassmann, nato dalla collaborazione tra Erri De Luca e il gruppo di musica popolare pugliese, il Canzoniere Grecanico Salentino, che ha musicato alcune parti dell’opera. Il video ha vinto il premio Arte e Diritti Umani 2014 di Amnesty International.
A seguire il successo del video, a inizio 2016 il CGS e Erri De Luca hanno portato “Sola andata” in teatro con “uno spettacolo originale in cui tradizione e mito, storie vecchie e nuove convergono in un unico racconto, radicato ai luoghi e agli eventi del presente“, come si legge dal sito del gruppo. Un’opera poliedrica e malleabile il cui unico scopo è quello di arrivare ad un pubblico sempre più ampio per raccontare un viaggio e molti altri allo stesso tempo.
Per approfondire:
Il Canzoniere Grecanico Salentino: http://www.canzonieregrecanicosalentino.net/solo-andata-il-nuovo-spettacolo-del-cgs-con-erri-de-luca/
Fondazione Erri De Luca: http://fondazionerrideluca.com/solo-andata/
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