Il Centro psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei ONLUS si mette al servizio dei richiedenti asilo in attesa di decisione della Commissione territoriale e dei loro operatori con un progetto gratuito di psicoterapia individuale e di gruppo.
Richiedenti asilo in attesa di decisione e i loro operatori “sul lettino”? Non è detto che ne abbiano sempre bisogno. Ma nel caso, il Centro psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei ONLUS, associazione attiva a Torino dal 2000, si mette al loro servizio con un progetto gratuito.
Richiedenti: ritrovare le risorse
Il progetto, battezzato “La domanda straniera tra riconoscimento e rischio di rigetto”, offre innanzitutto al richiedente asilo un “luogo” in cui vedere accolta e riconosciuta la propria parola. Caso per caso si potrà considerare l’opportunità o meno di una serie di incontri gratuiti con uno psicoterapeuta per un tempo massimo di tre mesi all’interno della sezione “Centro Psicoanalitico – Precarietà”.
«In questo tempo di lavoro – spiegano al Centro – si tratta sostanzialmente di consentire alla persona di passare da una condizione di urgenza, spesso accompagnata da angoscia e mutismo, a una invece in cui la parola torna a fare legame con l’altro, consentendo di uscire da un certo isolamento e di tornare ad attingere alle risorse soggettive indispensabili per affrontare la situazione di disagio e difficoltà del momento».
Si prevede anche la possibilità di affrontare le impasse della vita quotidiana all’interno di un piccolo gruppo “di parola” condotto da uno psicoterapeuta.
Operatori: sostare nelle differenze
«L’incontro con persone provenienti da Paesi con lingua, tradizioni e culture anche profondamente differenti dalla nostra, espone gli operatori al confronto con la precarietà legata alla mancanza di un sapere per interpretare quanto accade, per decifrare la “domanda” delle persone e per orientare di conseguenza il lavoro con lei».
Da qui il “versante operatori” dell’iniziativa “La domanda straniera tra riconoscimento e rischio di rigetto”: anche loro possono rivolgersi all’”Accoglimento” del Centro psicoanalitico per portarvi i problemi che incontrano nella pratica quotidiana e, se opportuno, avviare un ciclo di colloqui, ancora una volta gratuiti, per un massimo di tre mesi.
«Sarà inoltre possibile costituire piccoli gruppi condotti da uno psicoterapeuta del Centro, finalizzati a “mettere in forma” la propria esperienza come operatori, a partire dalle difficoltà incontrate nella relazione col singolo richiedente asilo e col gruppo. Mettere in forma la propria esperienza all’interno di un piccolo gruppo può allora consentire di “ritornare” su di essa, di rileggerla e, quando necessario, di cogliere la direzione in cui è possibile “ri-orientarla” caso per caso».
Questi piccoli gruppi, della durata di cinque incontri, portano il titolo di “So-stare nelle differenze (col trattino) «proprio a indicare l’importanza del tempo, della differenza e della relazione».
“Accoglimento”, telefono & orari
Sia i colloqui individuali che i gruppi potranno svolgersi in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese. La Regione Piemonte (assessorato alle Politiche giovanili, cooperazione decentrata internazionale, pari opportunità, diritti civili e immigrazione) ha manifestato interesse al progetto, al quale ha concesso il patrocinio nonché la sua diffusione nei luoghi che in regione accolgono i richiedenti asilo. L’iniziativa è sostenuta, fra l’altro, dalla Fondazione CRT.
Gli organismi e le realtà interessate possono rivolgersi al Centro psicoanalitico al tel. dell’”Accoglimento”: 011 81.70.959 in questi orari: lunedì ore 14,00-16,00; martedì 10,00-13,00; mercoledì 16,00-18,00; giovedì 13,00-16,00; venerdì 10,00-13,00.
Allegato
Progetto “La domanda straniera”: la locandina in italiano
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