Skip to content

Archivio Tag: Lavoro

Un lavoro migliore? Inizia alla job fair di Milano

Si terrà nei primi giorni di febbraio l’iniziativa di Indeed, UNHCR e OIM per aiutare rifugiati e migranti a trovare un impiego ed entrare in contatto con aziende che assumono in Italia. «Durante la job fair si potrà condividere e perfezionare il proprio CV, conoscere meglio le opportunità e scoprire di più sul processo di recruiting nelle aziende italiane», affermano gli organizzatori.

Nuovo decreto flussi: “Più insicurezza per i migranti, ma anche per tutti noi”

È il gudizio di mons. Perego, presidente della CEMI e della Fondazione Migrantes. Il provvedimento appena approvato dal governo apre le porte a «numeri di lavoratori insufficienti a fronte delle richieste dei diversi mondi produttivi ». Forse l’unico aspetto positivo è che i lavoratori irregolari sfruttati potranno (teoricamente) avere una permesso di soggiorno per motivi speciali se denunceranno caporali e sfruttatori.  

Migrantes: “Via dai CAS i richiedenti asilo lavoratori con reddito di 6 mila euro? Incomprensibile e assurdo”

«All’inizio della stagione turistica e in piena attività agricola è arrivata la decisione, da parte del ministero dell’Interno, di far uscire dai CAS i richiedenti asilo lavoratori che hanno un reddito superiore ai 6.000 euro», denuncia il presidente della Fondazione. *** Aggiornamento: on line gli approfondimenti del quotidiano “Avvenire” ***

Protezione speciale, finalmente la (parziale) convertibilità in permesso di lavoro

Alla fine di maggio una circolare interpretativa del Dipartimento di Pubblica sicurezza ha finalmente concesso la (limitata) convertibilità dei permessi di soggiorno per protezione speciale in permessi di lavoro. Lo ha reso noto il Forum per cambiare l’ordine delle cose, che da tempo, con la campagna #Paradossiallitaliana, denunciava «la prassi illegittima portata avanti nelle Questure di vari territori, che hanno rifiutato la possibilità ai titolari di protezione speciale di convertire il proprio permesso a seguito della cattiva interpretazione della norma». 

Osservatorio Rosarno, MEDU: “I due nuovi insediamenti istituzionali non bastano”

Fra i braccianti stranieri assistiti da MEDU nella Piana di Gioia Tauro, ormai quasi tutti regolari, quasi due su tre appartengono al “mondo” del diritto alla protezione: il 29% ha la protezione speciale, il 18% la protezione sussidiaria, il 9% è richiedente asilo, il 3% ha un permesso per “casi speciali” e il 2% lo status di rifugiato.

Protezione speciale e legge 50: fra ostacoli alla conversione e “narrazioni distorte”

Nell’ambito della disciplina transitoria della legge 50/2023 varie Questure non accettano (illegittimamente secondo il Forum per cambiare l’ordine delle cose) le istanze di conversione della protezione speciale in permesso di lavoro presentate a partire dal 5 maggio: dal Forum, una “call to action” per monitorare le prassi delle Questure del Paese e per chiedere un’immediata revisione di questo orientamento interpretativo. Dall’ASGI, invece, la precisazione che la legge 50 non ha abrogato la protezione speciale, ma nemmeno il diritto al rispetto della vita privata e familiare, tutelato da obblighi internazionali.

Nei “ghetti” dei braccianti agricoli migliaia di richiedenti asilo e rifugiati: la ricerca ANCI

  La prima indagine nazionale sulle condizioni abitative dei braccianti in agricoltura ha censito 150 “insediamenti informali” in 38 comuni, al Sud, al Centro e anche al Nord. Ci “vivono” 10 mila persone, per il 30% richiedenti asilo o rifugiati. “Se i servizi essenziali sono scarsi, gli interventi socio-sanitari e quelli per l’integrazione risultano praticamente assenti”.  

Decreto emergenza Ucraina: accoglienza diffusa per 15 mila e sostegno per altri 60 mila

Il decreto-legge approvato ieri dal governo Draghi per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina prevede tra l’altro forme di sostegno all’assistenza dei titolari di protezione temporanea che hanno trovato una sistemazione autonoma. Stabilito un contributo alle Regioni per l’accesso al SSN di richiedenti asilo e titolari di protezione temporanea (fino a 100 mila persone). Mentre i medici, infermieri e operatori socio-sanitari ucraini potranno lavorare con le loro qualifiche in Italia fino all’inizio di marzo del 2023. La voce “accoglienza umanitaria” del decreto sarà finanziata con 428 milioni di euro, un decimo del totale previsto da tutte le misure del provvedimento. *** Aggiornamento 21 marzo: il decreto in Gazzetta Ufficiale (nel Titolo V le decisioni sull’accoglienza) ***

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

Costretti, vignetta di gianlo

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni