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Archivio Tag: libertà di stampa

Yemen/ 2: “Andavamo a controllare sotto l’auto con la torcia”

Ameen al-Safa è un altro giornalista yemenita (v. in questa stessa sezione la testimonianza precedente). Nel 2014 ha iniziato a ricevere minacce di aggressione e morte per il suo lavoro quotidiano a Sana’a. Dopo aver lasciato lo Yemen nello stesso anno per l’Arabia Saudita, ha trovato asilo in Francia, dove ha potuto rivedere la sua famiglia solo l’anno scorso.

Yemen: “Dopo lo scoppio della guerra, non sapevi più chi avrebbe potuto ammazzarti”

Yemen, aprile 2020: trapela la notizia che a Sana’a, la capitale controllata dal movimento degli Huthi, un tribunale ha condannato a morte quattro giornalisti. Hanno ancora la chance dell’appello, ma l’accusa è pesante: «collaborazione col nemico», anche se secondo Amnesty International questi professionisti hanno fatto semplicemente e pacificamente il loro lavoro. Tuttavia nel più travagliato e massacrato Paese della Penisola arabica le violazioni della libertà di stampa (fra cui molte altre) vengono da lontano e hanno attraversato i regimi, gli scontri e i conflitti civili. Vie di fuga ha raccolto la testimonianza di Ali al-Muqri, giornalista, saggista narratore e poeta yemenita che oggi vive come rifugiato in Francia.

Libertà di stampa: Camerun, traffici, crimini & intrighi in grigioverde

In CAMERUN, un Paese dove la libertà di stampa continua a essere pericolosamente «in zona rossa» (126° posto su 180 Paesi), fino al 2003 il giovane giornalista RENE DASSIE ha subito intimidazioni, arresti e violenze per le sue inchieste sui crimini e il malaffare nelle forze armate. In quello stesso anno, minacciato di morte, è stato costretto a prendere la via dell’esilio verso la Francia, dove vive tuttora.

Libertà di stampa: Camerun, “Generali, dove sono gli stipendi dei soldati prigionieri?”

«Mi sento cittadino di due Paesi, il Camerun e la Francia. La Francia, il mio Paese di adozione, ultimamente è stato bersaglio del terrorismo. Ma anche il Camerun è attaccato da Boko Haram, che fa incursioni regolari nel Nord e ha ucciso centinaia di persone; però non ha mai ricevuto la solidarietà internazionale che ha ricevuto la Francia, e il nostro presidente Biya non viene nel Nord a rendere omaggio alle vittime…». Nelle Storie di Vie di fuga è on line la testimonianza di René Dassié, giornalista, costretto nel 2003 a fuggire in esilio per aver denunciato crimini e malaffare nelle forze armate camerunensi. Dassié ricorda, tra l’altro, che ancora oggi in questo Paese governato dal presidente “eterno” Paul Biya la libertà di stampa si trova pericolosamente «in zona rossa», al 126° posto su 180 Paesi nella classifica globale di Reporters sans frontières.

Libertà di stampa: in fuga per aver fatto il proprio lavoro

Costretti a fuggire dal proprio Paese solo per aver fatto il proprio mestiere: accade ancora a numerosi giornalisti in varie parti del mondo. Come a Marie Angélique Ingabire, ruandese, protagonista della nuova testimonianza on line nelle Storie di Vie di fuga. In generale, secondo il World Press Freedom Index di Reporters sans frontières il 2014 (ultimo anno disponibile) ha visto un peggioramento dei vari indicatori di libertà di stampa su scala globale: «La libertà di stampa è in ritirata in tutti i cinque continenti».

Camerun

Popolazione: 20.129.878 (stima) Capitale: Yaoundé  di Silvia Ponzio Il Camerun (ufficialmente Repubblica del Camerun) è uno stato dell’Africa equatoriale che confina a nord-ovest con la Nigeria, a nord-est con il Ciad, a est con la Repubblica Centrafricana, a sud-est con la Repubblica del Congo, a sud con la Guinea Equatoriale e il Gabon. Si affaccia a sud-ovest sul golfo di Guinea, nell’oceano Atlantico. Il Paese è chiamato “Africa in miniatura” per la sua varietà geologica ed etnica. Le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese, ma esistono più di duecento minoranze linguistiche. Il Camerun è diviso in dieci regioni semi-autonome, ognuna sotto l’amministrazione di un Consiglio Regionale e di un Governatore. Ogni regione è suddivisa in 58 divisioni a cui capo di ognuna si trova un prefetto. A loro volta le divisioni sono frazionate in sotto-divisioni e distretti. Politica recente In seguito alla seconda guerra mondiale, sotto l’egida dell’ONU, tra il 1948 e il 1960 in Camerun vengono fondati più di cento partiti politici. Nel 1960 il Camerun francese e il Camerun britannico si uniscono nella Repubblica federale del Camerun e viene proclamata l’indipendenza. Il primo presidente è Ahmadou Ahidjo, il quale nel 1966 limita le libertà politiche creando un’unica organizzazione legale, l’UNC (Union National Camerounaise). Nel 1982 lascia il suo posto a Paul Biya (ormai al potere da trent’anni) che fino ad allora era stato Primo Ministro. Il suo governo è caratterizzato dall’attenzione agli equilibri politici tra le zone francese e britannica, corruzione e clientelismo. Nel 1992, in seguito

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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