Sono 441.300 le domande d’asilo presentate nei 44 Paesi industrializzati nel corso del 2011, contro le 368.000 del 2010. Ma questo totale è ancora inferiore alla popolazione del solo ‘campo’ di Dadaab, nel Kenya nordorientale.
Nel 2011 nuovi conflitti e conflitti ormai incancreniti, come in Afghanistan, hanno causato un aumento del 20% delle domande d’asilo nei Paesi industrializzati rispetto al 2010. Per lo scorso anno il consueto aggiornamento semestrale della sede centrale dell’Unhcr di Ginevra, pubblicato oggi, stima 441.300 richieste d’asilo, contro le 368.000 del 2010.
E tuttavia, come sottolinea António Guterres, alto commissario Onu per i rifugiati, la pur elevata domanda di protezione che si rivolge ai “nostri” Paesi non deve indurre a gravi errori di proporzione e di prospettiva: “Il totale delle domande d’asilo ricevute in tutto il mondo industrializzato è ancora inferiore alla popolazione del solo ‘campo’ di Dadaab, nel Kenya nordorientale”, affollato di rifugiati della Somalia.
E se il “primato” delle domande d’asilo presentate nei 44 Paesi più ricchi del pianeta è degli Stati Uniti (74.000 domande nel 2011), a livello globale lo Stato che da gennaio a dicembre dello scorso anno ha registrato più domande è il Sudafrica (107.000).
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