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Archivio Month: Novembre 2012

Nonsoloasilo: idee per Torino e per il Piemonte

Il lavoro di rete è il dato più caratteristico dell’impegno di gran parte del terzo settore che si occupa di rifugiati e richiedenti asilo in Piemonte. Il Coordinamento Nonsoloasilo, che è l’espressione di questo lavoro di rete, ha ora pubblicato una serie di riflessioni e proposte sulla situazione piemontese e torinese. Nello specifico di Torino il problema su cui da tempo il Coordinamento sta chiedendo alle istituzioni locali di intervenire è quello del riconoscimentodel certificato di residenza a tutti i richiedenti asilo presenti il città. Si tratta di una questione già affrontata e risolta in altri comuni italiani, ma che a Torino incontra ancora resistenze. Chi risiede in città, ma non ha un domicilio fisso, non può ottenere il certificato di residenza, un documento fondamentale sia per avere accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali, come per entrare nel mercato del lavoro o per poter godere pienamente di tutti i diritti di cui un rifugiato politico è titolare secondo la legge italiana e il diritto internazionale. Accanto a questo, Nonsoloasilo segnala la necessità di facilitare l’accesso alla Questura dei richiedenti asilo, con tempi più brevi, perché questo è il primo passo per iniziare tutto l’iter burocratico per la domanda d’asilo, come d’altra parte pare necessario ridurre i tempi con cui vengono comunicati gli esiti dell’audizione relativa alla concessione o no di una qualche forma di tutela internazionale, tempi che lasciano la persona in attesa in uno stato di incertezza, sospensione ed ansia. Anche il tempo che trascorre dalla presentazione della domanda

Terra di mezzo

Terra di mezzo – di Matteo Garrone – Italia 1996 – 80′ Film a episodi della metà degli anni ’90 che ha segnato l’esordio alla regia del pluripremiato Matteo Garrone. Si tratta di tre storie differenti legate dalla tematica dell’immigrazione e (soprattutto) dell’emarginazione che gli stranieri vivono in Italia.

Anija

Anija La nave – di Roland Sejko – Documentario – Italia 2012 – 80′ Nel 1991 fra marzo e agosto sbarcarono in Italia, a Brindisi, migliaia di albanesi in fuga dalla loro terra.  Arrivarono con navi mercantili, molti arrivarono in ciabatte, stremati, accalcati. Il documentario di Roland Sejko, presentato nella rassegna del Torino Film Festival dedicata ai documentari, ricostruisce una tragica vicenda umana con un dettagliato lavoro di archivio (video e fotografico) proponendo allo spettatore le immagini di un esodo che si è impresso nella memoria degli italiani.  Il lavoro del documentarista albanese si concentra sulla terra di partenza, l’Albania, dandocene lo spaccato di ieri e di oggi. Attraverso filmati d’epoca ricordiamo la Storia e ri-scopriamo le ragioni della fuga di 27.000 persone. Nel 1941 in Albania fu fondato il Partito comunista, negli anni successivi si consumò lo strappo dalla Russia, poi dalla Cina, fino all’autoisolamento assoluto: «eravamo delle ombre con una lontana origine umana», dice uno dei testimoni intervistati. Per le «attività eversive contro il potere popolare» c’era la condanna a morte. Qualche mese dopo la caduta del muro di Berlino, gli albanesi scoprirono il loro muro da scavalcare. Le ambasciate a Tirana venero prese d’assalto e così anche il porto di Durazzo, con le sue navi in partenza verso il resto del mondo e verso un ideale di libertà. Il governo, ancora in grado di controllare i media, mandò dei pretoriani a gridare a chi si era rifugiato dietro ai cancelli della diplomazia: «Vi hanno ingannati, dove credete

Nonsoloasilo: per superare l’emergenza

Di emergenza in emergenza, dalle case occupate da sgomberare, fino ai recenti fatti in Nordafrica, sono ormai anni che il sistema italiano di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici si sta muovendo senza un vero progetto organico che stabilisca criteri e finanziamenti su cui contare per un fenomeno che non può certo considerarsi occasionale o sporadico, ma che fa parte della storia della società umana.

La prossima legislatura, forse…

di Gianfranco Schiavone Il sistema italiano d’accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati politici presenta elementi positivi e negativi inseriti in un quadro normativo fragile e frammentato. Convivono scelte “liberali” e chiusure che si muovono nell’opposta direzione.

L’immigrazione, la clandestinità, la Primavera Araba al Torino Film Festival

Il 23 novembre 2012 si aprirà nella città sabauda il 30° Torino Film Festival. Fra le decine e decine di film e documentari selezionati trovano spazio le tematiche dell’immigrazione, dell’esilio, della clandestinità. A cui quest’anno si aggiungono una serie di lavori sulla Primavera Araba e sulla guerra civile siriana.

Monsieur Lazhar

Monsieur Lazhar – di Philippe Falardeau – Drammatico – Canada 2011 – 94′ La storia di monsieur Bashir Lazhar è divisa fra l’Algeria, abbandonata a causa di tragiche vicende, e il Canada, terra di un possibile futuro.

Brasile: terra di rifugio oltreoceano

di Silvia Ponzio Dai rapporti UNHCR emerge che negli ultimi anni i rifugiati in Brasile sono aumentati esponenzialmente. Per non aver definito delle quote d’ingresso e per il sistema di accoglienza e di reinsediamento, il Brasile è assurto a modello per gli altri Paesi. Ma dal 2010, dopo l’arrivo cospicuo di migranti da Haiti, è stato introdotto un visto di ingresso che ha diminuito il numero di riconoscimenti.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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