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Archivio Month: Dicembre 2012

La guerre aux frontières

Guerre aux frontières – di Didier Seynave – Documentario – Belgio 2010  Didier Seynave, cineasta belga, ha realizzato un importantissimo documentario, troppo poco diffuso fuori dai confini delle terre francofone, intitolato La guerre aux frontières. Il documentario, di taglio divulgativo, racconta il modo in cui l’Unione europea “controlla” le sue frontiere.

“Dublino II”, burden sharing, Eurodac e la polizia…

Un bilancio di fine anno con Cecilia Wikström, relatrice del Parlamento europeo per la “rifusione” del regolamento “Dublino II”.

L’albinismo in Africa

* di Silvia Ponzio   L’albinismo è ancora una causa di omicidio e violenza in molti Paesi africani. Oggetto di superstizione, derisione ed emarginazione, gli albini africani vivono tra il terrore di sparire e l’amara consapevolezza di non poter avere grandi aspirazioni di vita.

Tutte le mura dell’Europa

La detenzione amministrativa è, da diversi anni, il mezzo principale con cui i governi occidentali gestiscono i flussi migratori. Nel solo perimetro dell’Unione Europea la rete Migreurop stima che la capacità dei centri di detenzione conosciuti sia intorno ai 37.000 posti per un totale di 420 strutture.

Sprar e accoglienza: un “Atlante” contro le improvvisazioni

Presentato oggi a Milano il nuovo Rapporto annuale dello Sprar. Nel 2011 la rete di 128 Comuni, Province e unioni di Comuni è riuscita ad accogliere più richiedenti asilo e rifugiati che nel 2010. Ma ora, al termine ufficiale dell’ “emergenza Nordafrica”, sui Comuni si profila il rischio dell’emergenza sociale legata alle 18.000 persone ancora in accoglienza nelle strutture “parallele” della Protezione civile. “Che l’accoglienza non sia mai più improvvisata”, chiede Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale Sprar. «Crediamo sia doveroso trarre insegnamenti dall’esperienza di quest’ultimo anno e mezzo. Dobbiamo arrivare a condividere tutti, istituzioni centrali e locali, Ong, enti di tutela e operatori sul campo, che l’accoglienza non dev’essere mai più improvvisata, sia in termini di attivazione di competenze non specifiche, sia in termini di programmazione, progettazione e acquisizione di linee guida e standard comuni di intervento». E’ quanto afferma la direttrice del Servizio centrale dello Sprar Daniela Di Capua in occasione della pubblicazione dell’Atlante Sprar anno 2011-2012. Il volume è il nuovo Rapporto annuale dello Sprar (il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati), è stato realizzato da Cittalia, la fondazione di studi e ricerche dell’Anci, con un inedito taglio “geografico” e in queste ore viene presentato a Milano dall’Anci e dal Ministero dell’Interno in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali del capoluogo lombardo. In aumento adulti e minori E’ aumentato nel 2011 il numero di persone accolte nella rete degli enti locali Sprar: quasi l’11%  in più rispetto al 2010. I 7.598 richiedenti e rifugiati accolti

Domande ed esiti 2012 in Italia: dall’Africa più domande (e più dinieghi)

Nei primi sei mesi del 2012 le Commissioni territoriali hanno riconosciuto una forma di protezione al 42% scarso delle 15.773 domande d’asilo esaminate. Ma con i 702 “irreperibili”, le 7.349 decisioni di non riconoscimento costituiscono oltre il 50% del totale degli esiti.

Sprar: l’“ampliamento” che non c’è

Un decreto dell’Interno finanzia per il 2013 702 posti Sprar in tutta Italia, ma questo dicembre scadono gli 816 “posti aggiuntivi straordinari” Sprar finanziati dal governo per l’ “emergenza Nordafrica”. Dunque, il bilancio dà un negativo di 114 posti.

Vol spécial

Vol spécial – di Fernand Melgar – Documentario – Svizzera 2011 – 100′ Ogni anno, in Svizzera, migliaia di persone vengono detenute (senza processo o verdetto) in centri di espulsione per il solo fatto di risiedere nel Paese illegalmente. Fernand Melgar, regista pluripremiato di origine spagnola, racconta nel suo documentario Vol spécial la fine delle peripezie dei migranti che hanno tentato di rifarsi una vita in Svizzera. Oggetto e soggetto del suo lavoro il centro di detenzione Frambois di Ginevra (uno dei 28 centri di espulsioni elvetici) che ospita persone a cui è stato negato l’asilo politico e i migranti illegali. Alcuni dei detenuti vivono in Svizzera da anni, hanno una famiglia, lavorano (e quindi versano i contributi previdenziali), mandano i figli a scuola, pagano un regolare affitto; tutto questo fino a quando le autorità cantonali in materia di immigrazione avviano la procedura per la reclusione e la conseguente espulsione. Da questo momento in poi prende avvio una procedura burocratica efficiente e implacabile che li costringe ad andarsene. Il titolo parla di questa costrizione perché tutti coloro che vivono a Frambois prima o poi sono costretti a imbarcarsi su un volo speciale, destinazione il Paese di origine. Il periodo nel centro varia a seconda della situazione ma può arrivare fino a diciotto mesi. Diciotto mesi di privazione della libertà passati a stretto contatto con uomini e donne disperati, stanchi, sfiduciati e attanagliati da paure per una vita interrotta nel presente e incerta per il futuro.  Al loro fianco vi è

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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