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Archivio Month: Aprile 2013

Riapre il centro Franz Fanon

di Chiara Cestari E’ aperto il nuovo centro Frantz Fanon che continua a sviluppare  interventi clinici nel campo della salute mentale dei migranti. Si trova oggi presso il numero 3 di via San Francesco d’Assisi a Torino, nel cuore del “quadrilatero romano”: un cambiamento di sede inevitabile, dopo la risoluzione del contratto di affitto tra l’ASL e il proprietario dei locali dove il centro operava.

I No Tav con i rifugiati del Villaggio olimpico

“Ex Moi e No Tav uniti nella lotta”: recita così lo striscione esposto domenica 28 aprile nel cortile delle palazzine occupate dell’ex Villaggio olimpico a Torino. Sigle strane, cacofoniche, ma che dentro di sé sono piene di vite e storie. E se tutti sanno che cosa sia la Tav, Moi sta per Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso: era la destinazione di uso di questa porzione di Città, prima che venisse “riqualificata”, trasformata in Villaggio Olimpico per gli atleti di Torino 2006 e, oggi, per buona parte abbandonata a se stessa, in stato di abbandono. Dignità per i rifugiati, dignità per la valle E’ qui che hanno occupato tre palazzine vuote le 430 persone finite in strada dopo la fine della cosiddetta “Emergenza Africa”. In questa domenica di fine aprile i Comitati No Tav Val Sangone, Collina morenica e Torino portano il proprio sostegno, la propria solidarietà. E lo hanno fatto nel modo più semplice e diretto: organizzando un pranzo schietto e genuino: riso, sugo, fagioli, ceci, cipolle e toma della valle per chiudere con buonissime torte fatte in casa. Hanno partecipato anche abitanti del quartiere e simpatizzanti che hanno voluto passare insieme un momento di festa. Ma che cosa c’entra il movimento No Tav con i rifugiati politici, i richiedenti asilo, con i 430 dell’ex Moi? “Noi vogliamo – si legge nel volantino che spiega l’iniziativa – affermare la priorità della dignità di tutte le persone e la tutela dei loro diritti, mentre l’accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi condanna la

Portogallo: da rifugiati a cittadini

di Chiara Cestari. Il Portogallo è un Paese ad alto tasso d’immigrazione, ma le richieste d’asilo effettuate in terra portoghese sono alquanto esigue: 300 nel 2012, secondo la relazione annuale dell’UNHCR.

Residenza: i rifugiati protagonisti della protesta a Torino

A Torino i rifugiati dell’occupazione dell’ex Villaggio olimpico chiedono alla Città di riconoscere il loro diritto alla casa. E alla residenza, già argomento di una petizione al Comune promossa dal coordinamento Non solo asilo.

Resettlement 3/ Quando una città dice “sì”

La società civile e il “reinsediamento”: dalla campagna “Resettlement saves lives”, che ha per obiettivo, entro il 2020, un’Europa capace di accogliere ogni anno 20.000 rifugiati resettled, alla giornata “A city says yes” del prossimo 8 maggio sul ruolo delle comunità locali, a Bruxelles.

Resettlement 2/ Quale integrazione nel reinsediamento “all’europea”?

L’ultimo rapporto europeo sul “reinsediamento” dei rifugiati nei Paesi dell’UE solleva una questione finora trascurata, quella del loro inserimento nei nuovi territori che li accolgono. E offre utili indicazioni ai Paesi membri.

Resettlement 1/ L’Europa prova a crescere

Secondo stime dell’Unhcr, in questo 2013 nel mondo sono 859.000 i rifugiati che avrebbero bisogno di essere “reinsediati” in Paesi più sicuri e in grado di offrire migliori opportunità di integrazione. L’Ue oggi ne accoglie appena 5.000 ogni anno. L’Italia, unica fra i grandi Paesi dell’Unione, non ha ancora un programma nazionale stabile per il resettlement.

Radio Erena, storia di un sogno eritreo

Il 15 giugno 2009 nasce a Parigi Radio Erena, un’emittente libera che trasmette notizie, interviste e programmi in tigrino, la lingua parlata dalla maggioranza degli eritrei. Fondata da un rifugiato eritreo, Biniam Simon, ad agosto 2012 Asmara tenta di bloccare il segnale satellitare che ne permette la diffusione. 

Eventi

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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