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Archivio Month: Febbraio 2015

Asilo e pubblica amministrazione: “Chi fa la legge?”

La Marina militare ti salva in mezzo al Mediterraneo? Bene, sappi che dopo ti può capitare di finire direttamente a Ponte Galeria, il Cie di Roma, senza che ti lascino fare domanda d’asilo, magari anche se sei minorenne. Protesti (o dicono che hai protestato) al Cara di Castelnuovo di Porto? Fuori, aria: il Prefetto ti caccia dall’accoglienza senza basi legali. Le pratiche per l’asilo allo Sportello Profughi della Questura della capitale? Un terno al lotto fra discrezionalità e ritardi. Ma c’è anche il Consiglio dell’Ordine degli avvocati capitolino, che da più di un anno respinge quasi tutte le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato presentate dai richiedenti asilo; motivazione, la mancanza della certificazione consolare sui redditi nel Paese d’origine; illegittimo, oltre che grottesco: come se un profugo potesse seraficamente richiedere questi certificati ai funzionari del Paese da cui è fuggito, e per le pratiche, poi, che gli servono a veder riconosciuto proprio quel diritto a fuggire…

Ucraina: affrontare l’inverno con i vestiti d’agosto

Le tensioni e la guerra civile in un anno hanno prodotto un milione e 600 mila tra sfollati interni (980 mila) e richiedenti asilo all’estero (600 mila). La guerra, iniziata ad aprile dopo l’annessione russa della Crimea a marzo, fino ad oggi ha causato 5.700 morti.

Il sale della terra

Il sale della terra – Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado (regia) – Documentario – 110′ – Decia films, Amazonas Images, Solares Fondazione delle arti – Brasile, Francia, Italia 2014 Oggi non li vediamo così. Rischiano di morire annegati o di freddo, continuano a fuggire in massa da Paesi dove la vita è impossibile e a stiparsi in campi mostruosi lontani dall’Europa. Ma non sono, non sembrano più i profughi e i rifugiati che Sebastião Salgado ha incontrato e ritratto nei suoi reportage degli scorsi decenni:  spesso uomini, donne, bambini ridotti a scheletri vivi, lasciati a lottare da soli contro la strada, la fame e la sete dopo essere stati scacciati dalla siccità e dalla guerra in Sahel, in Eritrea e in Etiopia a partire dagli anni ’80, oppure risucchiati negli esodi seguiti alle carneficine dei Grandi Laghi nei ’90, fra l’impotenza e l’incapacità di quella che continuiamo a chiamare “comunità internazionale”. Questi rifugiati e profughi ce li eravamo dimenticati. Ma ce li rimette sotto gli occhi questo documentario sulla vita e le opere del grande fotografo brasiliano nato nel 1944, perché i registi, Wenders e uno dei due figli dello stesso Salgado, ripropongono fra l’altro molte delle sue istantanee africane. Immagini “perfette” e solenni, che senza limitarsi alla denuncia si sforzano sempre di riaffermare, nonostante tutto, la dignità di corpi e persone. E scatto dopo scatto (anche se questo film potente e suggestivo è tutt’altro che una monografia sullo sradicamento forzato nell’Africa subsahariana!) ti si annida nella mente, ostinata, una domanda che ha

Dalla Libia a Lampedusa: più di 2.000 persone soccorse in un solo giorno

Il bilancio del 16 febbraio parla forte e chiaro di una situazione drammatica: 2.164 persone sono state soccorse nell’arco di ventiquattr’ore. Si tratta di migranti in fuga da un Paese al collasso, la Libia, dove anche tutte le ambasciate sono state evacuate.

Disastri in mare, disastri di un sistema

Nel gennaio 2015 sono stati soccorsi o sono sbarcati sulle nostre coste più di 3.500 profughi e migranti, 1.300 in più rispetto al gennaio 2014. Poi, in questi giorni, sono arrivate le notizie su quelli che (forse) sono i primi disastri in mare dell’anno. Sono cifre che non appartengono più ad eccezionali traversate invernali. Ma denunciano anche la disfatta del sistema europeo di gestione delle frontiere.

650 mila domande d’asilo in “Ue +” nel 2014: più 40% rispetto al 2013

Nel territorio dell'”Ue +” le domande d’asilo presentate nel 2014 sono aumentate del 40% rispetto al 2013. In Italia, intanto, sul versante degli “esiti” il 2015 inizia male: a gennaio è stato respinto il 48% delle domande esaminate, contro il 37% registrato in media nel 2014.

Siria

Popolazione: 21.900.000 (di cui, oggi, oltre 3.700.000 rifugiati nei soli Paesi confinanti) Capitale: Damasco   La Siria (Repubblica Araba di Siria), 185 mila chilometri quadrati di superficie (quasi due terzi dell’Italia), si affaccia a Ovest sul Mediterraneo e confina a Nord con la Turchia, a Est con l’Irak, a Sud con la Giordania e a Ovest con Libano e Israele. Il Paese è (o è stato per secoli e millenni, fino alla catastrofe della guerra civile scoppiata nel 2011) un mosaico di etnie, religioni, lingue in precaria convivenza. La popolazione è formata soprattutto da arabi, ma anche da curdi e armeni. Sul piano religioso prevale l’islam sunnita accanto a minoranze sciite, cristiane e druse; fra le lingue prevale l’arabo, ma fra le minoranze si parlano, tra l’altro, curdo, armeno e aramaico. Tipo di governo e politica recente La Siria moderna si è resa indipendente dalla Francia nel 1946, ma la generale instabilità del Medio Oriente e le tensioni interne ne tormentano la vita politica fin dall’inizio. Nella guerra arabo-israeliana del 1967 perde le alture del Golan, occupate da Israele. Nel 1970 prende il potere Hafez al Assad, militare, esponente del partito Baath e membro della minoranza sciita degli alawiti. Resterà presidente fino alla morte, nel 2000. Autoritarismo e politica anti-occidentale segnano il suo lungo regime. Negli anni ’70 la guerra civile libanese gli consente di estendere l’influenza militare e politica della Siria nel Paese dei cedri. Nel 1982 reprime la rivolta della città di Hama con un massacro di decine di

Migranti in Sicilia

E’ online “Migrazioni in Sicilia 2014”, una ricerca dell’Osservatorio sulle Migrazioni presso l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”. Curata da Serenella Greco e Giuseppina Tumminelli, la pubblicazione prende in esame il fenomeno migratorio in Sicilia nei suoi aspetti principali: popolazione e famiglie, lavoro, rimesse verso il Paese d’origine, minori, sbarchi, strutture di accoglienza sono alcuni dei capitoli in cui è suddivisa la ricerca. La Sicilia rappresenta di sicuro una regione “sentinella” per quanto riguarda il fenomeno migratorio: punto di arrivo, trampolino per il resto d’Italia e d’Europa, luogo di sperimentazione di politiche di accoglienza. Ogni sezione comprende un’approfondita analisi provincia per provincia con dati completi e utili a una lettura non superficiale del fenomeno. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati emergono alcuni aspetti di particolare interesse. La Sicilia infatti è la regione italiana che nel 2013 ne  ha accolti il maggior numero: 4.070 su circa 8.900 presenti in Italia. Eritrea, Egitto, Somalia e Gambia sono i Paesi africani maggiormente rappresentati tra i minori non accompagnati presenti nell’isola. Non pare però essere adeguato il sistema di accoglienza di questi ragazzi: “La maggior parte dei minori – si legge nel Rapporto – risulta ospitato in strutture non autorizzate (2.739 sono ospitati in tendopoli di vario genere)”, mentre sono ben 206 i minori di cui non si ha più notizia perché scappati dalle strutture in cui erano accolti. Il Rapporto si chiude con un’analisi delle strutture residenziali e non presenti in Sicilia, da dove emerge un incremento di tali strutture: dalle

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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