Partecipare a Tokyo 2020? È dare una speranza alle ragazze che “non dovrebbero fare ciclismo”
Alle Olimpiadi di Tokyo la ciclista Masomah Ali Zada, rifugiata in Francia, è arrivata venticinquesima su 25 atlete nella cronometro femminile su strada. Ma ha commentato: «Non ha importanza come mi sono piazzata, quello che conta è che ho dato una speranza alle donne che nel mondo si sentono dire che non dovrebbero andare in bicicletta». Masomah è stata costretta a lasciare l’Afghanistan nel 2016 per la sua passione sportiva.