A Milano e a Torino due iniziative contro gli ostacoli vessatori alla presentazione delle domande d’asilo negli uffici delle Questure. Nel capoluogo lombardo, la denuncia delle associazioni sull’inaccessibilità del nuovo portale Internet, che lascia invariato il numero degli esclusi ma, a differenza delle vecchie code, li condanna all’invisibilità. A Torino, invece, un presidio degli avvocati ASGI contro «le inefficienze e le illegalità» dell’Ufficio immigrazione di via Verona. Dove, fra l’altro, chi è fuggito da guerre e violenze è costretto a presentarsi per settimane o mesi, «per sperare un giorno di rientrare tra i pochi cui, in modo completamente discrezionale, la Questura consente di presentare la domanda di protezione».