CPR 2024: benvenuti nei luoghi del “non si sa” e del “non si capisce”
È la nebbia che, nel 21° secolo, circonda queste strutture detentive di Stato. Tutti i Centri per il rimpatrio (CPR) oggi attivi in Italia sono stati visitati in contemporanea da alcuni parlamentari e da rappresentanti del Tavolo nazionale asilo e immigrazione (TAI). Che denuncia: «Nessuna direttiva o altra norma europea prevede l’istituzione dei CPR. Le organizzazioni del TAI esprimono grande preoccupazione per le pratiche detentive, discriminanti e criminalizzanti che si stanno estendendo sempre più a tutti gli stranieri che arrivano alle frontiere italiane». Su Vie di fuga il dossier di monitoraggio di TAI e parlamentari.