Patto europeo: Piano nazionale, dove è finito il “coinvolgimento della società civile”?
La denuncia delle associazioni della Road map per il diritto d’asilo e del TAI: «Nonostante le ripetute richieste di coinvolgimento e di confronto sul contenuto del Piano, le associazioni della società civile non sono mai state consultate in maniera effettiva, nemmeno dopo le richieste di accesso civico formulate da alcune associazioni nel febbraio 2025». Lanciato oggi dalle organizzazioni un percorso di monitoraggio dell’attuazione del Patto europeo, per garantirne (per quanto possibile…) «un’applicazione trasparente e rispettosa dei diritti fondamentali». «Abbiamo immediatamente individuato una grave criticità relativa al mancato coinvolgimento della società civile, malgrado le indicazioni della stessa Commissione Europea (che auspicava un coinvolgimento fin dalla fase di elaborazione del Piano di attuazione nazionale, sottolineando l’importanza di “interagire con le parti sociali, le autorità locali e regionali e altri portatori di interessi, in particolare i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, attraverso scambi regolari e consultazioni”). Nonostante le ripetute richieste di coinvolgimento e di confronto sul contenuto del Piano, le associazioni della società civile non sono mai state consultate in maniera effettiva, né prima della scadenza prevista per l’invio del Piano alla Commissione, né in momenti successivi, nemmeno dopo le richieste di accesso civico formulate da alcune associazioni nel febbraio 2025, che hanno ricevuto risposta negativa da parte del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione». Lo denunciano le associazioni e organizzazioni della Road map per il diritto d’asilo e la libertà di movimento e del Tavolo nazionale asilo, che hanno avviato un percorso di monitoraggio dell’attuazione del Patto europeo per