A completamento della news pubblicata ieri sulla presentazione dell’Atlante SPRAR 2015, alleghiamo qui il testo integrale del rapporto e qui il comunicato finale dell’ANCI diffuso dopo l’incontro, durante il quale sono stati promessi interventi per incentivare l’adesione dei Comuni alla rete d’accoglienza degli enti locali.
«La netta predominanza di strutture a carattere straordinario, rispetto al sistema ordinario dello SPRAR, sta mettendo in difficoltà la tenuta complessiva del sistema»: il problema-chiave del sistema d’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati “all’italiana” ieri è venuto a galla, alla fine, anche alla ufficialissima presentazione dell’Atlante SPRAR 2015.
Nel corso della presentazione è emerso che l’ANCI ha presentato al governo Renzi un “Piano di riparto” delle accoglienze sugli 8.000 Comuni italiani, «adeguatamente parametrato alla popolazione residente che permette, fin da subito, di orientare il sistema di accoglienza in maniera sostenibile».
Inoltre il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, ha annunciato che entro la fine di luglio il governo approverà un decreto «che permetterà di superare la logica dei bandi, definendo un sistema di accesso sempre aperto rivolto ai Comuni che intendono entrare nella rete SPRAR e l’accreditamento immediato e permanente di tutti i progetti attivi ad oggi e in futuro con anzianità di tre anni di attività».
Inoltre, «i Comuni che accolgono nell’ambito di un progetto SPRAR il numero di persone previsto dal Piano (di riparto, ndr) saranno tenuti esenti da altre forme di accoglienza», anche se potrà essere previsto «un aumento per contingenti successivi della capienza del Piano in relazione all’aumentare del numero di persone in arrivo».
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