Stamattina sono atterrati a Trieste due rifugiati coinvolti in un progetto innovativo che vede coinvolte diverse realtà. I due rifugiati provengono rispettivamente dal Sudan e dal Sud Sudan e saranno impiegati nel settore dei cantieri navali a Monfalcone.
Sono giunti in Italia questa mattina i primi due rifugiati destinati a entrare nel settore della cantieristica navale a Monfalcone, nell’ambito del progetto “Navigare nel futuro: scoperta e formazione di talenti nella Cantieristica Navale internazionale”. Il programma, che si è svolto in Egitto, ha coinvolto 200 partecipanti, tra cui rifugiati e cittadini egiziani, ed è gestito da Orienta Società Benefit con durata biennale.
L’obiettivo del progetto è formare e portare in Italia lavoratori qualificati in diverse professioni, tra cui saldatori industriali, carpentieri navali, verniciatori, sabbiatori, ponteggiatori, elettricisti e motoristi navali. Si inserisce nel contesto dei corridoi lavorativi per rifugiati, un’iniziativa innovativa che mira a offrire opportunità professionali a persone in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni.
I Corridoi Lavorativi per Rifugiati puntano a mettere in relazione il potenziale di competenze dei rifugiati con le esigenze delle aziende italiane, con vantaggi reciproci. In un periodo storico segnato da un gap tra domanda e offerta di lavoro, la mobilità lavorativa rappresenta una risorsa preziosa per le imprese italiane, che possono così rispondere alla carenza di manodopera qualificata, e per i rifugiati, che hanno l’opportunità di costruire un futuro dignitoso ed autonomo in linea con le loro competenze e i loro desideri (Fonte: UNHCR).
I corridoi lavorativi per i rifugiati sono il frutto di un percorso fortemente condiviso tra UNHCR, Diaconia Valdese, Talent Beyond Boundaries e Pathways International insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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