Sono 4.475 i migranti accolti nei progetti SPRAR e nelle strutture temporanee del Piemonte, uno ogni 989 residenti. Ma in Sicilia già in primavera l’incidenza era di un migrante ogni 348 residenti.
“Emergenze” vere o presunte: non è invasione, neanche nella regione di confine del Piemonte. Nel territorio regionale le varie accoglienze temporanee e i progetti SPRAR ospitano oggi 4.475 migranti (la fonte del dato, aggiornato al 22 giugno, è il blog dell’assessore regionale alle Pari opportunità e all’Immigrazione Monica Cerutti). L’incidenza sulla popolazione regionale è quindi di un migrante ogni 989 residenti.
Nella scorsa primavera, verso la fine di aprile, gli accolti in Piemonte totalizzavano una cifra poco inferiore: 4.221 persone, il 6% del totale nazionale, contro il 21% accolto dalla sola Sicilia (14.652 persone). Allora in Piemonte l’incidenza era di una persona accolta ogni 1.050 residenti, contro una persona ogni 348 residenti in Sicilia.
“Se tutti i Comuni si dessero disponibili…”
Negli ultimi giorni è stato chiesto alle Prefetture del Piemonte di provvedere all’accoglienza di altri 1.307 migranti, che saranno distribuiti in tutte le province della regione: si dovrebbe arrivare così a poco meno di 5.800 persone, una su 765 residenti. La Sicilia resta lontana, e non solo perché si trova all’altro capo della Penisola.
«Questa nuova ripartizione è stata fatta dal ministero dell’Interno in un’ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni – si legge nel blog di Cerutti -. Il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi. Se nella nostra regione tutti i Comuni si dichiarassero disponibili in proporzione ai loro abitanti, potremmo tranquillamente sostenere questi nuovi arrivi».
Pregasi informare con lucidità
Lo scorso 15 giugno, in sede di III Commissione del Consiglio regionale, l’assessore Cerutti aveva fornito anche le cifre sulle presenze di migranti nelle varie province, per quanto limitate alle strutture temporanee e non ai progetti SPRAR: si trattava in tutto di 3.584 migranti, di cui in provincia di Torino 1.325, in provincia di Alessandria 433, in provincia di Cuneo 480, in provincia di Vercelli 216, in provincia di Novara 381, in provincia d’Asti 303, in provincia di Biella 200 e nel VCO 246.
«I dati reali ci dicono che non possiamo parlare di alcuna invasione – chiosava Cerutti -, perché se al 20 aprile del 2015 le presenze erano 3.310, in poco meno di due mesi sono aumentate di sole 274 persone. Sicuramente non è un fenomeno da sottovalutare, ma allo stesso tempo deve essere raccontato con lucidità».
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