I dati definitivi sugli arrivi di rifugiati e migranti dal Mediterraneo in Grecia e in Italia nella prima parte del 2016. Intanto, il bilancio annuo delle morti in mare rischia di superare tragicamente quelli del 2015 e del 2014.
A maggio sono arrivate in Grecia via mare 1.465 persone: il 40% in meno rispetto ad aprile, e un ventesimo rispetto a marzo, il mese di chiusura della “rotta dei Balcani” in forza dell’accordo UE-Turchia.
Arrivi gennaio-maggio: il Mediterraneo
Fra gennaio e maggio di quest’anno sono arrivati sulle coste dell’Unione europea dal Mediterraneo, secondo i dati definitivi dei monitoraggi UNHCR, in tutto 205.280 rifugiati e migranti, per tre quarti sulle “rotte” del Mediterraneo orientale e un quarto su quelle del Mediterraneo centrale (cioè verso l’Italia); sono meno di mille, infatti, gli arrivi in territorio spagnolo.
Arrivi gennaio-maggio: l’Italia
Sempre fra gennaio e maggio, dal Mediterraneo centrale gli arrivi in Italia sono stati precisamente 47.810, contro i 47.463 dello stesso periodo del 2015: 300 in più. A maggio, ormai in piena primavera, nonostante gli allarmi delle scorse settimane alla fine le persone sbarcate sono state meno che nel maggio 2015: 19.900 circa contro più di 21.300 l’anno scorso (finora gli arrivi hanno superato quelli del 2015 solo a gennaio e a marzo).
Vittime in mare: peggio che nel 2015 e nel 2014
Ma è già gravissimo il bilancio delle vittime in mare. Il progetto Missing Migrants dell’OIM le calcola a 2.809 in tutto il Mediterraneo solo fra gennaio e lo scorso 6 giugno: con questa tendenza (non siamo neanche a metà anno), il dato finale sarebbe molto peggiore che nel 2015 e nel 2014, quando in 12 mesi le vittime erano state rispettivamente 3.770 e 3.279.
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