A causa della carenza di candidature da parte dei Comuni, il bando SPRAR 2016-2017 per l’ampliamento del Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati si è concluso con appena 4.300 nuovi posti, contro i 10 mila per i quali c’erano i fondi. Evidentemente in gran parte del Paese si ritiene che impegnarsi come comunità locale per l’accoglienza diffusa di qualità “non paghi” in termini di consenso. Più comodo lasciarla (ma anche, alla fine, subirla) alle Prefetture e agli enti gestori dei CAS…
Sono stati approvati e ammessi al finanziamento i progetti presentati nell’ambito del bando SPRAR 2016-2017 dagli enti locali «che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria».
Il decreto relativo è stato firmato dal ministro Alfano il 30 maggio. Il Viminale informa che «i servizi di accoglienza, per gli enti indicati nell’allegato al decreto (vedi gli allegati qui sotto, ndr), possono essere prestati a partire dal 1° giugno».
Ma come Vie di fuga aveva già segnalato nei mesi scorsi, questo bando di ampliamento dello SPRAR si è rivelato un mezzo fallimento. Era stato promosso per «la necessità di potenziare ulteriormente il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati» di 10 mila posti con il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Era stato prorogato.
Però, alla scadenza, dai Comuni italiani sono arrivati progetti per meno della metà dei posti disponibili, nonostante che, tra l’altro, la percentuale di cofinanziamento a loro carico fosse scesa al 5% dei costi totali: evidentemente in gran parte del Paese si ritiene che “spendere” (si fa per dire) come comunità locale per l’accoglienza diffusa di qualità “non paghi” in termini di consenso. Più comodo lasciarla (ma anche, alla fine, subirla) alle Prefetture e agli enti gestori dei CAS, i Centri di accoglienza straordinaria.
“No grazie, ci abbiamo ripensato…”
Alla voce “accoglienza ordinaria“, la graduatoria finale del bando SPRAR conta 221 progetti presentati. Di questo totale sono stati ammessi al finanziamento 174 progetti per 3.996 posti: 34 infatti non sono stati ammessi, 11 sono stati giudicati inammissibili e due, per quanto ammissibili, non sono stati valutati perché i Comuni che li avevano presentati nel frattempo hanno rinunciato al contributo: no grazie, ci abbiamo ripensato…
Per quanto riguarda invece l’accoglienza di persone “con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata“, la graduatoria ha totalizzato 17 progetti, di cui 15 ammessi al finanziamento. Qui i posti finanziati sono 300, che sommati ai 3.996 “ordinari” danno un totale di bando pari a 4.296 posti finanziati.
Allegati
Bando SPRAR 2016-2017: la graduatoria dei progetti per l’accoglienza ordinaria (file .pdf)
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