Si risolverà probabilmente solo domani, dopo 17 richieste di “porto sicuro” senza risposta, l’ultima crisi di stallo in mare all’italiana, quella della nave Geo Barents di MSF. Mentre fra Creta e Malta una barca con 60 migranti è stata abbandonata a se stessa per giorni, nonostante le segnalazioni alle autorità greche e maltesi: alla fine è stata soccorsa da un mercantile, ma una bambina di quattro anni è morta di stenti. *** Aggiornamento 8 settembre: la Geo Barents è giunta nel porto di Taranto a lei assegnato. Otto i giorni di stallo in mare di quest’ultima missione. ***
«Da sette giorni bloccati in mare. Diciassette richieste di “porto sicuro” inviate alle autorità competenti di Italia e Malta. Risposte: nessuna», mentre «le 267 persone sopravvissute a bordo della Geo Barents hanno disperatamente bisogno di sbarcare». Cronache di ordinario Mediterraneo: le riferiva 24 ore fa Medici senza frontiere (MSF) a proposito dell’ennesima situazione di “stallo in mare” della propria nave di salvataggio nel Mediterraneo centrale.
MSF nella tarda serata di ieri ha comunicato che le autorità italiane hanno poi indicato un porto sicuro per lo sbarco dei migranti soccorsi dalla Geo Barents: si tratta di Taranto (come era stato per la Ocean Viking di SOS Méditerranée pochi giorni fa), a un giorno intero di navigazione dalla posizione del vascello di MSF.
La serie di “crisi” di stallo più lunghe della media dell’ultimo periodo prosegue. Malgrado si tratti di una prassi inaccettabile persino per l’Agenzia dell’UE per i diritti umani, che ancora nel suo ultimo, recente monitoraggio sulle operazioni di ricerca e soccorso nel Mare nostrum avverte: «Nel 2022, come negli anni precedenti, le navi di soccorso nel Mediterraneo centrale hanno continuato a rimanere in mare a lungo in attesa dell’autorizzazione ad attraccare in un porto sicuro. I ritardi nello sbarco mettono a rischio la sicurezza e l’integrità fisica delle persone soccorse».
Potevano salvarla in tanti
Dalle acque del Mediterraneo fra Malta e Creta la rete di Alarm Phone riferisce oggi di una vicenda ancora più triste. Un battello con 60 migranti a bordo è stato soccorso dal mercantile BBC Pearl dopo giorni e giorni di mancata assistenza da parte delle autorità greche e di nuovo maltesi, ma anche da parte di altre navi presenti nella zona.
Alla fine una bambina di quattro anni è stata evacuata in elicottero, ma era troppo tardi: è morta per la disidratazione e l’inedia.
«Tutte le autorità erano state informate – denuncia Alarm Phone -, avrebbero potuto evitare facilmente il disastro. E dei mercantili nelle vicinanze avrebbero potuto intervenire ed effettuare il salvataggio».
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