FilmAid, un’organizzazione umanitaria internazionale nata del 2006, ha ideato, all’interno del campo di Dadaab, una serie di progetti. Dadaab stories è uno di questi: i rifugiati, membri della comunità, istruiti all’uso dell’audiovisivo dagli operatori di FilmAid, raccontano la loro quotidianità, il loro vissuto, le proprie storie.
Il campo profughi di Dadaab, nel nord del Kenya, al confine con la Somalia, è il più grande del mondo. Nelle cinque baraccopoli che lo compongono vive circa mezzo milione di persone, cifra cresciuta notevolmente dal 2011 a causa della gravissima siccità che ha colpito l’Africa subsahariana orientale e della conseguente carestia. Legata alla storia senza pace della Somalia è una cifra destinata ad aumentare ancora.
Un campo profughi dovrebbe essere temporaneo, ma a Dadaab sono ormai nati i nipoti dei primi abitanti, e per tre diverse generazioni è il luogo dove in un modo o nell’altro la vita continua.
Dadaab stories è un documentario aperto, che evolve con la vita dei rifugiati e che ben si adatta alle diverse personalità dei suoi realizzatori; ciascuno utilizza il mezzo artistico che gli è più congeniale: video, fotografia, musica, poesia e giornalismo si confondono in un unico fluire a portata di un clic.
In rete alla pagina www.dadaabstories.org
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