È diventato legge dello Stato il cosiddetto decreto Cutro, modificato dal Parlamento e approvato definitivamente dalla Camera il 4 maggio. Dal Forum per cambiare l’ordine delle cose, un primo commento dal titolo “Speculando sulla strage di Cutro il governo fa strage dello stato di diritto” e una scheda tecnica su «cosa cambia».
È diventato legge dello Stato, dopo essere stato pubblicato sabato 5 in Gazzetta Ufficiale, il cosiddetto decreto Cutro modificato dal Parlamento e approvato definitivamente dalla Camera il 4 maggio.
La legge di conversione (n. 50/2023, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare“) è disponibile a questo link. Qui, invece, il dossier con le “schede di lettura” preparato per i lavori parlamentari dal Servizio studi del Senato e da quello della Camera.
Sempre sabato, il Forum per cambiare l’ordine delle cose ha diffuso il primo di una serie di commenti sul decreto Cutro: con il titolo Speculando sulla strage di Cutro il governo fa strage dello stato di diritto, il contributo è dedicato alla protezione speciale ed è corredato della nota tecnico-giuridica Protezione speciale, che cosa cambia.
Quest’ultima tratteggia “il futuro della protezione speciale”, “il futuro delle istanze di protezione speciale per vita privata e familiare ancora pendenti“, “il futuro dei permessi di soggiorno per protezione speciale per vita privata e familiare già rilasciati” e “la disciplina dei rinnovi“.
“Con il cosiddetto decreto Cutro approvato anche alla Camera non viene abolita la protezione speciale: si tratta di un istituto che continua a essere riconosciuto dall’adesione dell’Italia agli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato, come quelli derivanti dalla ratifica della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e in particolare l’articolo 8 della Convenzione che prevede la tutela del diritto alla vita privata e familiare, al pari della tutela che prevede il rischio di persecuzione e trattamenti inumani e degradanti in caso di rientro nel paese di origine. Quello che sta accadendo, però, è che il governo, con la legge appena approvata, alza frontiere nell’ambito delle tutele e dei diritti, dalla privazione della libertà personale con le procedure di frontiera per i richiedenti asilo, alla trasformazione del sistema di accoglienza in uno strumento di sorveglianza e controllo e attraverso l’uso indiscriminato della detenzione amministrativa” (Forum per cambiare l’ordine delle cose, 5 maggio 2023).
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