Nell’iter del “nuovo” Sistema europeo comune di asilo la commissione Libertà civili dell’Europarlamento ha approvato il nuovo testo della “direttiva Accoglienza”. Il relatore: «Certe situazioni di detenzione non devono più ripetersi…».
«Dopo quattro anni di negoziato abbiamo raggiunto un accordo con il Consiglio. I richiedenti asilo potranno essere trattenuti per un numero limitato di ragioni e nei centri di accoglienza dovranno essere osservati degli standard minimi. La commissione Libertà civili del Parlamento europeo ha visto richiedenti asilo trattenuti nei centri di detenzione dell’Unione europea in situazioni che non devono più ripetersi». Così l’eurodeputato Masip Hidalgo, in veste di relatore, ha commentato il voto della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo che ha dato il via libera, nei giorni scorsi, all’accordo con il Consiglio europeo sul testo di riforma della “direttiva Accoglienza” (2003/9/CE, “Norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri”).
Oltre che di trattenimento in generale e di condizioni di accoglienza, la bozza approvata dalla commissione parlamentare prende in esame gli aspetti del trattenimento dei minori, dell’accesso al mercato del lavoro e dei richiedenti asilo con «bisogni speciali» sanitari o psicologici.
Il testo, uno dei cinque che formano l’ossatura del Sistema europeo comune di asilo, è stato approvato con 45 voti a favore, 9 contrari e 4 astenuti lo stesso giorno dell’approvazione della bozza di riforma del regolamento “Dublino II”. Ora dovrà essere approvato dai Paesi membri e quindi tornare all’Europarlamento. Secondo l’Ufficio stampa dello stesso Parlamento dovrebbe essere approvato definitivamente a Strasburgo entro la fine del 2012. I Paesi membri avranno poi due anni per ratificarlo.
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