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“Difendiamo insieme la protezione speciale”: la campagna del Forum per cambiare l’ordine delle cose

Il Forum nazionale ha iniziato a diffondere un agile vademecum per operatori e migranti e una serie di brevi “pillole” video in varie lingue per orientarsi all’interno del meccanismo di esclusione messo in campo dal cosiddetto “decreto Piantedosi”. L’obiettivo è chiarire a tutti, «ma soprattutto a migranti e operatori, come sia possibile ancora accedere alla protezione speciale».

 

 

«Ci rivolgiamo con questa campagna ai migranti e alle migranti che hanno relazioni stabili nella città italiana in cui vivono, che in Italia hanno i componenti della propria famiglia, compresi i bambini che vanno a scuola. A chi possiede un permesso di soggiorno e ne ha chiesto il rinnovo. A chi ha intenzione di chiedere la conversione per motivi di lavoro del permesso di soggiorno; oppure aspetta una risposta dalla Commissione territoriale per la domanda d’asilo. A tutti loro vogliamo che sia garantita la piena attuazione costituzionale ed internazionale del diritto alla protezione speciale».

Il Forum nazionale per cambiare l’ordine delle cose ha iniziato a diffondere un agile vademecum per operatori e migranti e una serie di brevi “pillole” video per orientarsi all’interno del meccanismo di esclusione messo in campo dal cosiddetto “decreto Piantedosi”.

L’obiettivo, spiega il Forum, è chiarire a tutti, «ma soprattutto ai migranti e agli operatori del sistema di accoglienza e welfare, come sia possibile ancora accedere alla protezione speciale, nonostante il decreto.  Perché per far accrescere la consapevolezza di un diritto occorre far sì che questo diritto continui ad esistere. Dunque renderlo, come tale, esigibile».

I video esplicativi sono stati realizzati a cura degli attivisti e mediatori della rete del Forum in arabo, francese, inglese, bangla, bambara e twi (lingue diffuse in Costa d’Avorio e Ghana), pidgin (parlato da persone di origine nigeriana) e infine kurmanci (Kurdistan) «per rispondere agli attacchi del governo Meloni nei confronti delle persone migranti».

«Ma è proprio rendendo più difficile il ricorso alla protezione speciale – sottolinea il Forum – che lo Stato italiano sta boicottando se stesso: decidendo di non garantire diritti che invece dovrebbe tutelare, in base alle convenzioni internazionali a cui l’Italia ha scelto di aderire».

Il vademecum dell’iniziativa (in italiano, francese e inglese) contiene gli indirizzi utili, in base ai territori di riferimento, per segnalare casi di protezione speciale a cui sono state applicate prassi scorrette e illegittime da quando il decreto Piantedosi è entrato in vigore. 

Il progetto è uno degli strumenti della più vasta campagna “Paradossi all’Italiana” ed è stato finanziato dalla Fondazione Migrantes e dall’Otto per mille della Tavola Valdese.

Collegamento

La pagina Web dell’iniziativa “Difendiamo insieme la protezione speciale” del Forum con i link a tutti i materiali

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Protezione speciale e legge 50, fra ostacoli alla conversione e “leggi distorte”

 

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