Dall’arsenale di ostacoli opposto ieri e oggi alle navi delle ONG alla criminalizzazione dei “solidali” francesi che operano lungo il confine con l’Italia, all’impegno dei movimenti: Vie di fuga pubblica in questa e in una prossima “news” una sintesi del secondo webinar del ciclo Diritto d’asilo, un percorso di umanità, che ha preceduto di pochi giorni i fatti gravi e inquietanti di Trieste. Anche il video di questo webinar è disponibile on line. In allegato, una scheda di “numeri e fatti” sulla criminalizzazione della solidarietà in Europa.
«Il tema di oggi richiama un’attualità drammatica che ci troviamo a osservare ogni giorno. Ma anche l’azione solidale di coloro che fanno resistenza alla chiusura dell’”Europa fortezza”: un’azione che, in molti casi, viene colpita con norme e prassi illegittime e a volte illegali. Questa criminalizzazione non riguarda solo i difensori dei diritti umani, ma anche semplici cittadini impegnati in reti di solidarietà a costruire percorsi di aiuto e supporto lungo le “rotte”: medici, giornalisti, sindaci, leader religiosi. È un fenomeno che è cresciuto dal 2015, l’anno della “crisi dei rifugiati”. Ma farvi resistenza significa ribadire che cosa significa “rimanere umani”, sostenendo chi, passando le frontiere, vuole rimanere vivo e avere una vita degna di essere vissuta».
Il secondo webinar del ciclo Diritto d’asilo, un percorso di umanità, dal titolo “Salvataggi. Umanità e diritti per fermare la criminalizzazione“, è stato introdotto da Giovanna Cavallo del Forum per cambiare l’ordine delle cose e ha preceduto di pochi giorni i fatti gravi e inquietanti di Trieste.
Ieri (quasi) come oggiNella prima relazione del webinar Lucia Gennari, giurista dell’ASGI, ha fatto il punto, tra l’altro, sugli ostacoli creati in Italia alle ONG impegnate nel soccorso in mare: «La fase in cui venivano avviate continue indagini dopo le missioni (indagini che non sono arrivate a nessuna condanna) non è più attuale. Però non è stato abbandonato l’uso di altre branche del diritto per ostacolare e criminalizzare i soccorsi nel Mediterraneo. In sostanza il “decreto sicurezza bis” è rimasto invariato nei suoi principi anche dopo l’ultima riforma: la possibilità di limitare la navigazione dalle acque internazionali a quelle territoriali dopo un soccorso rimane. Ma c’è anche il ricorso al diritto della navigazione “puro”, che ha condotto al blocco amministrativo di varie navi di ONG nei porti… Di fatto c’è una continuità sia nella gestione dell’immigrazione che nell’ostacolare chi, ieri come oggi, fa soccorso». Nel complesso, l’intervento di Gennari ha descritto le pratiche di “criminalizzazione della solidarietà” in Italia e all’estero (dall’accuse di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare a quella di “inottemperanza delle indicazioni della pubblica autorità”) nel contesto delle politiche migratorie dell’UE. L’intervento completo nel video del webinar: da 7′ 10” in poi |
Processo Open Arms: “parte civile” anche i rifugiati salvatiValentina Brinis, advocacy officer di Open Arms, ha riferito sul processo di Palermo che vede come imputato l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il “caso” della nave Open Arms, a cui nell’agosto del 2019 era stato impedito per tre settimane l’attracco a Lampedusa dopo che aveva compiuto tre interventi di soccorso e aveva raccolto a bordo 164 persone. Le accuse all’ex ministro sono sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. La prossima udienza si terrà il 20 marzo. «Ci troviamo nella fase dell’udienza preliminare – ha spiegato Brinis -. Si sono costituite come parte civile varie organizzazioni, ma anche delle persone che erano state tratte in salvo e oggi vivono in altri Paesi: sono riuscite ad avviare una procedura d’asilo e hanno anche ottenuto lo status di rifugiato. Hanno dovuto aspettare in mare 20 giorni prima di poter accedere a un diritto che poi è stato loro riconosciuto. Siamo così assuefatti a questi episodi che avevamo quasi dimenticato chi sono le vere parti offese in tutto questo». L’intervento completo nel video del webinar: da 23′ 30” in poi |
(la sintesi degli altri interventi sarà disponibile a breve in una seconda “news”)
Allegato
Leggi anche su Vie di fuga
La sintesi del primo webinar del ciclo Diritto d’asilo, un percorso di umanità (20 gennaio 2021)
La criminalizzazione delle navi della società civile svuota il Mediterraneo centrale
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!