In aumento dell’11% le domande di protezione nell’UE+ nella prima parte di questo 2019, dopo tre anni di calo. On line su Vie di fuga l’Annual Report 2018 dell’EASO, presentato ieri a Bruxelles.
Sono oltre 290 mila le domande di protezione internazionale registrate nell’Unione Europea “allargata” (UE+) nei primi cinque mesi di questo 2019. Il dato segna un più 11% rispetto allo stesso periodo nel 2018.
Principali Paesi d’origine la Siria (8% delle domande d’asilo totali), l’Afghanistan e il Venezuela (entrambi 7%): queste tre provenienze assommano quasi una domanda su quattro nell’UE+.
L’EASO, fonte di questi nuovi dati, segnala che oltre al disastro umanitario venezuelano il periodo ha visto nel complesso un aumento delle domande registrate dall’America Latina: «I cittadini venezuelani hanno presentato circa 18.400 domande di asilo, circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre i cittadini colombiani hanno presentato il triplo delle domande. Gli aumenti sono stati registrati anche dal Salvador, dall’Honduras, dal Nicaragua e dal Perù».
Il notevole aumento di domande di protezione nell’UE+ nella prima parte di quest’anno fa seguito al trend in diminuzione negli ultimi tre anni (2016, 2017 e 2018) messo in evidenza dal 2018 Annual Report on the Situation of Asylum in the EU+ presentato ieri dall’EASO a Bruxelles.
Come di consueto la sigla UE+ indica l’insieme dei 28 Paesi dell’Unione (Regno Unito ancora incluso) oltre a Svizzera, Norvegia e, con i suoi piccolissimi numeri, l’Islanda.
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!