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Emergenza Italia, emergenza Somalia: quando i numeri non sono un’opinione

Ci preoccupano le cifre dell’ “emergenza” migranti in Italia? Uno sguardo sull’emergenza (quella vera) in Somalia può aiutarci a collocare certi fenomeni in una prospettiva meno da “campanile”, meno miope, meno chiusa al mondo che si estende al di là del Mediterraneo e del Sahara.

L'”emergenza” umanitaria dal Nord Africa turba i nostri sonni con gli sbarchi a Lampedusa e  con i gruppi di richiedenti asilo e di tunisini con permesso temporaneo che vengono assegnati ai nostri quartieri e ai nostri paesi? In tutta Italia il monitoraggio della Protezione civile su questi migranti assistiti segna oggi quota 21.414. Ma, per ora, questa cifra non raggiunge neanche la metà di quella preventivata. Infatti il Piano per l’accoglienza della Protezione civile in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del 6 aprile 2011 contempla un massimo di 50.000 migranti. E anche questo totale, del resto, equivarrebbe a meno di un migrante accolto ogni 1000 residenti.

Nel totale dei 21.400 assistiti una parte è costituita da persone che sono arrivate dalla Libia dopo esservi entrate in fuga dalla Somalia. Ma sono i dati complessivi sull’emergenza in quest’ultimo Paese che possono aiutarci a collocare certi fenomeni in una prospettiva meno da “campanile”, meno miope, meno chiusa al mondo che si estende al di là del Mediterraneo e del Sahara.

Al caos socio-politico (la Somalia è priva di un vero governo dal 1991) si sono aggiunti nel 2011 gli effetti della più grave siccità che ha colpito l’ex colonia italiana nell’ultimo mezzo secolo (vedi la Scheda Paese di Viedifuga).

Ad oggi, secondo dati Unhcr questa situazione ha prodotto un milione e mezzo di sfollati interni, soprattutto nel Centro e nel Sud del Paese. Quanto ai rifugiati somali all’estero, all’inizio del 2011 se ne contavano circa 645.000 in tutto il mondo. Quasi tutti, ben 627.000 (il 97%), erano ospitati nei confini di quattro Stati:  Kenya (352.000),  Yemen (180.000), Etiopia (81.000) e Gibuti (14.000).

Ma da gennaio ad agosto hanno attraversato i confini di questi quattro Paesi altri 250.000 nuovi richiedenti asilo dalla sola Somalia, più di 30.000 al mese. Nel solo Kenya (40 milioni di abitanti, due terzi dell’Italia) i nuovi arrivi sono stati 153.000: come dire, il triplo del massimo teorico previsto dal Piano migranti italiano per tutte le nazionalità. Nel solo campo Keniano di Dadaab si cerca oggi di far fronte alle necessità di 436.000 fra uomini, donne e bambini fuggiti dalla Somalia, e ogni giorno ne arrivano altri 1.200.

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