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Esiti delle richieste d’asilo: già in via di estinzione la protezione umanitaria?

I dati a settembre 2018 sugli esiti delle richieste d’asilo, dopo il varo del decreto “immigrazione e sicurezza” potrebbero essere gli ultimi a fotografare la situazione della protezione umanitaria come l’abbiamo conosciuta. Ma già nell’estate la concessione di questo status è crollata dal 27% al 17% di tutti i richiedenti esaminati. Mentre i dinieghi hanno raggiunto la quota record del 72%.

 

I dati a settembre 2018 sugli esiti delle richieste d’asilo, dopo il varo del decreto “immigrazione e sicurezza”  n. 113 del 4 ottobre potrebbero essere gli ultimi a fotografare la situazione della protezione umanitaria come l’abbiamo conosciuta: lo status di protezione più “povero” fra i tre nel nostro ordinamento, eppure anche quello più concesso.

Ma già gli ultimi mesi  (v. tabella) hanno visto il sollecito adeguarsi delle Commissioni territoriali al “nuovo corso” impresso dal Viminale con la circolare del 4 luglio e la nota formale della presidente della Commissione nazionale per il diritto d’asilo del 16 luglio: le protezioni umanitarie concesse erano state il 27-30% di tutti i richiedenti esaminati fra gennaio e giugno, sono scese al 22% a luglio per recuperare fino al 26% ad agosto, ma per crollare a settembre al 17%.

I dinieghi intanto a settembre hanno raggiunto la quota record del 72% di tutti gli esaminati.

… Ma le Commissioni territoriali non erano “indipendenti”?

Va ricordato come l’autonomia formale delle Commissioni territoriali è prevista dall’art. 4, co. 3 bis, d.lgs. 25/08 (“Ogni Commissione territoriale e ognuna delle sue sezioni opera con indipendenza di giudizio e di valutazione”) ed è anche il presupposto del Codice di condotta adottato, ai sensi dell’art. 5, co. 1 ter, d.lgs. 25/2008, il 15 novembre 2016, per i presidenti e i componenti delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e della stessa Commissione nazionale per il diritto d’asilo. Tale autonomia e l’indipendenza di giudizio sono state gravemente compromesse attraverso l’ordine impartito da un prefetto della Repubblica (nella “nota formale” del 16 luglio 2018, ndr) di eludere sostanzialmente la legge nazionale che impone l’obbligo per le commissioni territoriali di procedere a un esame delle domande di protezione internazionale “su base individuale”, ovverosia caso per caso alla luce delle dichiarazioni del richiedente e delle specifiche e pertinenti informazioni sul suo Paese di origine” (ASGI, luglio 2018).

Nei primi nove mesi dell’anno hanno chiesto asilo in Italia (hanno potuto chiedere asilo in Italia) circa 44.mila persone: neanche la metà delle oltre 106 mila registrate nello stesso periodo del 2017.

Se il gennaio 2018 aveva visto quasi 6.900 richieste di protezione, a settembre se ne sono registrate appena 3.300, dopo il minimo toccato ad agosto, con 2.400.

Alla fine di agosto (ultimi dati ministeriali) i migranti in accoglienza , cioé i richiedenti asilo e i rifugiati che la propaganda di governo sembra aver additato come la più grave “emergenza” del Paese, erano in tutto 155.619. La cifra è in calo continuo almeno dall’ottobre 2017, quando erano ancora 190.674.

 

 

 

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

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by Mauro Biani – Repubblica
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